Si pronuncerà questa mattina il Tribunale del Riesame di Napoli in merito alla richiesta di Giuseppe Molinaro, l'appuntato dei carabinieri che lo scorso 7 marzo ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il gip del Tribunale di Piazza Labriola, Alessandra Casinelli, ha emesso un secondo provvedimento cautelare in carcere per Molinaro su richiesta del sostituto procuratore Chiara D'Orefice. Un atto dovuto, dal momento che l'assassinio è avvenuto nel territorio di competenza di Cassino. I reati ipotizzati restano sempre gli stessi, ovvero l'omicidio di Giovanni Fidaleo e il tentato omicidio di Miriam Mignano, che si trova ancora ricoverata presso il Policlinico Gemelli di Roma con un quadro clinico decisamente migliorato.
L'ordinanza del gip Casinelli ha ricalcato quella emessa della collega di Santa Maria Capua Vetere lo scorso 10 marzo, escludendo di nuovo le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. La difesa di Molinaro ha già annunciato che presenterà al Tribunale del Riesame di Roma il ricorso avverso l'ordinanza del gip di Cassino, richiedendo come per la prima istanza la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Venerdì scorso, è stata interrogata Miriam Mignano. Un interrogatorio durato cinque ore e le cui risposte, su ordine del sostituto procuratore Chiara D'Orefice, sono state secretate. Secondo le scarne informazioni trapelate la donna avrebbe confermato grosso modo la versione resa da Molinaro subito dopo la confessione dell'omicidio del direttore Giovanni Fidaleo.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero