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Esattamente un anno fa, il 23 aprile del 2021, il Parco Nazionale del Circeo in occasione della Giornata della Terra pubblicò la foto di un avvistamento di un lupo nella foresta planiziale alle porte di Sabaudia. Quella foto era stata scattata da una fototrappola nell'ambito del progetto di monitoraggio nazionale sui lupi condotto dall'Ispra. «Un ritorno spontaneo - spiegarono dall'Istituto supriore per la protezione e la ricerca ambientale - che si inserisce nella naturale espansione della specie in Italia e che può favorire il ripristino degli equilibri biologici».
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Ora, dodici mesi dopo, la telecamera di sorveglianza di una villetta ai margini della foresta del Parco nazionale del Circeo, ubicata lungo la Litoranea in territorio di Sabaudia, alcune notti fa, ha immortalato quattro lupi che si aggiravano nel piazzale dell'abitazione.
Quindi il nuovo avvistamento non stupisce la direzione del Parco Nazionale. «Il video sta girando e ne abbiamo avuto notizia - ammette Ester Del Bove, il funzionario che è da oltre un anno direttore facente funzioni - Ma non abbiamo informazioni oggettive su questi lupi. Sono notizie che creano confusione, atteggiamenti alternati, si va da oh che bello il lupo, all'allarme al lupo al lupo, ma per noi non cambia nulla se sono due o sono 4. I lupi se non trovano un ambiente idoneo se ne vanno e spesso puoi trovarli in posti dove non immagini. Per noi, ad oggi, il vero problema è il rischio di ibridazioni, il rischio che si accoppino con i cani e disperdano il genoma. Al momento non sappiamo quanti siano i maschi e le femmine. Lo scorso anno erano un maschio e una femmina ed è possibile che abbiano figliato. I tempi sono compatibili. Le nostre fototrappole non li hanno immortalati. Né al momento ci sono segnalazioni di incursioni cruente fuori dai confini del parco». Questa può essere la conferma che i lupi stanno facendo il loro mestiere di predatori dentro ai confini della Foresta dando un piccolo contributo al contenimento dei daini che stanno mettendo in ginocchio l'ecosistema dell'area protetta. «Un lupo in un anno può cacciare 50 daini» aveva spiegato un anno fa il direttore scientifico del Wwf, Marco Galaverni.
Il Messaggero