Il limite “dinamico”. È con questa formula che il Movimento 5 stelle si appresta a sbarrare la strada all’aumento del limite di velocità a 150 km/h...
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IL FINE
Andare a 150 all’ora per i grillini vuol dire maggiori emissioni di gas di scarico. L’obiettivo è, invece, quello di ridurre lo smog nei grandi centri, da qui l’idea di intervenire e di andare nel senso opposto rispetto alla posizione del partito di via Bellerio. L’esempio è quello di alcuni Paesi come la Germania dove – sottolinea il pentastellato Scagliusi – non c’è un limite generico. L’ipotesi allo studio è di avvalersi di una segnaletica digitale che, a secondo della zona, possa avvertire l’automobilista sul massimo della velocità percorribile, scendendo fino ai 70 chilometri orari come accade già sulle tangenziali cittadine. «Andare a 150 all’ora non vuol dire produrre più inquinamento atmosferico», la tesi di Donina, relatore per la Lega del ddl. Al momento sono in corso le audizioni, poi dopo aver sentito polizia stradale e gli altri “attori” nel campo della sicurezza stradale, si farà la sintesi. Ma le distanze nella maggioranza potrebbero acuirsi anche su altri punti. Per il Carroccio, per esempio, vietare di fumare in auto potrebbe essere un limite alla libertà personale. Mentre non ci sono differenze di vedute riguardo la necessità di proibire per i guidatori l’utilizzo dei telefonini. Proprio lunedì sono stati diffusi dei dati in Commissione secondo i quali l’uso degli smartphone in auto risulta essere una delle cause maggiori degli incidenti. Sul ddl che modifica il codice della strada ci sono pressioni da parte delle associazioni di categoria. Ci saranno alcuni “paletti”. Legati in primis proprio alla possibilità’ di abbassare il numero di morti sulle strade.
PROPOSTE
Per agevolare gli automobilisti, per esempio, una delle idee è quella di semplificare la cartellonistica, andando ad eliminare vecchi segnali.
Il Messaggero