Autostrada, si cambia: velocità variabile da 70 a 150 all’ora

Autostrada, si cambia: velocità variabile da 70 a 150 all’ora
di Emilio Pucci
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Febbraio 2019, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 00:12
Il limite “dinamico”. È con questa formula che il Movimento 5 stelle si appresta a sbarrare la strada all’aumento del limite di velocità a 150 km/h nelle autostrade a tre corsie, modifica al codice della strada richiesta dalla Lega. Nel testo base della maggioranza questa proposta è stata inserita e verrà in ogni caso discussa nella Commissione trasporti di Montecitorio. Ma per i pentastellati l’aumento del limite va bene solo su alcuni tratti autostradali, non può essere una norma ad hoc. Anzi M5s punta a ridurlo (al momento è di 130 k/h) su alcune autostrade. Soprattutto attorno le città principali dove il livello di inquinamento, dati alla mano, è altissimo.

IL FINE
Andare a 150 all’ora per i grillini vuol dire maggiori emissioni di gas di scarico. L’obiettivo è, invece, quello di ridurre lo smog nei grandi centri, da qui l’idea di intervenire e di andare nel senso opposto rispetto alla posizione del partito di via Bellerio. L’esempio è quello di alcuni Paesi come la Germania dove – sottolinea il pentastellato Scagliusi – non c’è un limite generico. L’ipotesi allo studio è di avvalersi di una segnaletica digitale che, a secondo della zona, possa avvertire l’automobilista sul massimo della velocità percorribile, scendendo fino ai 70 chilometri orari come accade già sulle tangenziali cittadine. «Andare a 150 all’ora non vuol dire produrre più inquinamento atmosferico», la tesi di Donina, relatore per la Lega del ddl. Al momento sono in corso le audizioni, poi dopo aver sentito polizia stradale e gli altri “attori” nel campo della sicurezza stradale, si farà la sintesi. Ma le distanze nella maggioranza potrebbero acuirsi anche su altri punti. Per il Carroccio, per esempio, vietare di fumare in auto potrebbe essere un limite alla libertà personale. Mentre non ci sono differenze di vedute riguardo la necessità di proibire per i guidatori l’utilizzo dei telefonini. Proprio lunedì sono stati diffusi dei dati in Commissione secondo i quali l’uso degli smartphone in auto risulta essere una delle cause maggiori degli incidenti. Sul ddl che modifica il codice della strada ci sono pressioni da parte delle associazioni di categoria. Ci saranno alcuni “paletti”. Legati in primis proprio alla possibilità’ di abbassare il numero di morti sulle strade.

PROPOSTE
Per agevolare gli automobilisti, per esempio, una delle idee è quella di semplificare la cartellonistica, andando ad eliminare vecchi segnali.
Si punta inoltre ad incentivare l’utilizzo di mezzi elettrici per gli over 70, permettendo a questa categoria di utenti una revisione della patente ogni cinque anni, invece di due. Altra misura che avrà una corsia preferenziale: le autoambulanze non dovranno pagare più il pedaggio in autostrada. Una volta che la proposta di legge verrà approvata dal Parlamento i Comuni saranno obbligati a pubblicare in un’apposita sezione del sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le nuove misure. Sarà possibile risalire a tutte le informazioni sulle infrazioni, costruendo un sistema di Big data al servizio delle pubbliche amministrazioni. Il testo modifica poi l’articolo 208 in materia di proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie. I fondi che arriveranno dalle multe dovranno servire per intensificare i controlli sulle strade. Dovrà esserci poi l’obbligo di trasmissione, entro il 31 marzo di ciascun anno, «da parte dei soggetti accertatori dei dati relativi alle sanzioni comminate nell’anno precedente». «Si tratta – si sottolinea nel ddl - dei dati sull’entità delle sanzioni per ciascuna tipologia. Inoltre si prevede che gli enti locali che non ottemperano all’obbligo di rendicontazione sono esclusi, nell’anno successivo, dalla possibilità di partecipare ai bandi per l’attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA