Tentato omicidio per un'auto. il pubblico ministero chiede dieci anni di carcere

Tentato omicidio per un'auto. il pubblico ministero chiede dieci anni di carcere
Dieci anni di carcere. Questa la richiesta dell'accusa nel processo a carico di Emidio Cirolla, 40 anni, commerciante di auto di Nettuno, e Stefano Miozzi, 50 anni, anche lui...

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Dieci anni di carcere. Questa la richiesta dell'accusa nel processo a carico di Emidio Cirolla, 40 anni, commerciante di auto di Nettuno, e Stefano Miozzi, 50 anni, anche lui di Nettuno, accusati di tentato omicidio per avere speronato l'auto sulla quale viaggiava Fabrizio Bruno mandandola fuori strada e poi accanendosi contro di lui quando era a terra ormai privo di sensi colpendolo con calci e pugni. Lo speronamento era avvenuto il 29 luglio dello scorso anno in via Campovivo, nei pressi di Borgo Montello: Bruno aveva riportato gravissime ferite ed era stato trasferito d'urgenza in un ospedale romano mentre per Cirolla era scattato l'arresto con l'accusa di tentato omicidio volontario. Poi a distanza di qualche mese era finito in carcere anche Miozzi che secondo gli investigatori quel giorno si trovava in macchina con Cirolla. All'origine della violenta aggressione ci sarebbero delle questioni di lavoro irrisolte legate in particolare alla compravendita di un'auto per la quale Cirolla avrebbe versato del denaro a Bruno senza però avere ricevuto in cambio la vettura. Ieri pomeriggio il processo davanti al giudice Giorgia Castriota che ha acquisito alcuni documenti ai quali la difesa di Cirolla, rappresentata dagli avvocati Alessia Vita e Cristiano Conte, ha condizionato il rito abbreviato: si tratta degli atti relativi ad un processo in corso a Udine nel quale la vittima è chiamata a rispondere di associazione a delinquere e truffa per una vicenda analoga a quella di Latina. Il legale di parte civile ha chiesto una provvisionale di 150mila euro. Si torna in aula martedì per gli interventi della difesa e la sentenza.


E. Gan.
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Il Messaggero