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«Il completamento della terapia intensiva neonatale e della patologia neonatale è l'ultimo requisito che manca al Santa Maria Goretti per diventare Dea di II livello». Lo ha confermato ieri mattina la manager Asl, Silvia Cavalli, durante un sopralluogo con il sindaco Damiano Coletta. «I prossimi mesi saranno importanti, contiamo di chiudere il cantiere, di effettuare il collaudo e posizionare gli arredi in modo da aprire i nuovo spazi tra il prossimo Natale e la Befana. A quel punto chiederemo alla Regione di far diventare il Goretti Dea di II livello» racconta la direttrice generale dell'Azienda sanitaria.
I lavori sono a buon punto per la Patologia neonatale, i sottoservizi sono stati già installati, la piastra letto dove saranno collegati i lettini dei prematuri è pronta, sono in corso gli allestimenti degli spazi. Il completamento consentirà di raddoppiare lo spazio della Terapia Intensiva neonatale.
«Un salto in avanti»
«E' un enorme salto in avanti, ricordo ancora quando tutta l'emergenza neonatale veniva trasferita a Roma» ha commentato Coletta.
Percorso bambini in pronto soccorso
Ma questo non è l'unico cantiere aperto al Goretti. Verrà ampliato anche il Pronto soccorso con la creazione di un percorso dedicato per i bambini da 0 a 14 anni, lavori che verranno ultimati entro metà gennaio. Inoltre nel 2022 inizieranno anche i lavori nel Reparto di Cardiologia ed emodinamica e nella terza palazzina del Porfiri dove verrà spostata tutta la Breast unit, ovvero il centro multidisciplinare di senologia che cura le pazienti colpite da tumore al seno. «In questo modo tornerà ad essere riunito nel Porfiri tutto il Polo onco-ematologico» chiarisce la Cavalli.
La prima uscita di Coletta
«E' la mia prima uscita ufficiale dopo la rielezione - commenta il sindaco Coletta - Non a caso l'ho voluta fare proprio al Goretti per dare una segnale alla città dell'attenzione della politica verso la sanità, anche come segno di gratitudine per quello che il personale sanitario ha fatto durante la pandemia. Questi sono interventi che andranno a migliorare l'offerta dal punto di vista quantitativo, posto che dal punto di vista qualitativo il personale sanitario è già di alto livello. La logistica ha dovuto subire rimaneggiamenti a causa dell'emergenza pandemica, ma ora la prospettiva del Dea di II livello ci farà salire ulteriormente di qualità».
Mesi complicati, ma obiettivo alto
Certo i prossimi saranno mesi complicati per pazienti e per il personale con tutti questi cantieri aperti. «Un sacrificio necessario che consentirà al Goretti di svolgere al meglio le sue funzioni per i prossimi anni in attesa della realizzazione del nuovo ospedale», conclude la direttrice generale della Asl pontina. «Tutto questo vuol dire tanto e soprattutto dimostra l'attenzione che c'è da parte nostra e da parte della Regione a questo territorio - assicura il sindaco - Ricordo infatti il progetto che punta con i fondi del Pnrr a costruire le quattro case di comunità e l'ospedale di comunità»
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Il Messaggero