Fabiola Gianotti: «Le nuove chiavi per l’Universo»

Fabiola Gianotti: «Le nuove chiavi per l’Universo»
​Fabiola Gianotti ha appena terminato la sua relazione introduttiva al 101esimo congresso nazionale della Società Italiana di Fisica, nella sede centrale del Cnr a Roma: in...

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​Fabiola Gianotti ha appena terminato la sua relazione introduttiva al 101esimo congresso nazionale della Società Italiana di Fisica, nella sede centrale del Cnr a Roma: in accordo al tema del congresso ha presentato quelle che sono le nuove sfide per la ricerca degli acceleratori di particelle, che in futuro saranno sempre più grandi e più potenti – è in progetto un anello di 100 km che costeggerà le montagne dello Jura e passerà sotto il lago di Ginevra – e che permetteranno di studiare quella che lei chiama “nuova fisica”: «Non sappiamo cos'è e quali sorprese può regalarci – afferma Gianotti che da gennaio sarà la nuova direttrice del Cern di Ginevra – ce lo dirà la natura».


Professoressa Gianotti: quali sono le prossime sfide per la fisica?

«Scoprire la composizione della materia oscura, il capire il perché la materia predomini sull’antimateria e se l'espansione dell'universo è dovuta all'energia oscura».

Come mai la materia oscura è così sfuggente agli strumenti attualmente a disposizione?

«Non interagisce con i nostri strumenti; potrebbe essere qualsiasi cosa» (Secondo le ultime teorie solo il 5% dell’universo sarebbe fatto di materia, il 23% di materia oscura e il restante 72% di energia oscura, ndr).

Nella sua relazione ha parlato del futuro del Large Hadron Collider, l'acceleratore di particelle del Cern.

«Abbiamo calcolato che nel 2035 potrebbe fornire 100 volte più dati rispetto a oggi. Ma già nel “run2” degli esperimenti e nello sviluppo dell'LHC ci aspettiamo grandi sorprese».

A proposito di sorprese, ai suoi esperimenti è dovuta la scoperta dell'esistenza del bosone di Higgs, a quasi cinquant'anni dalla sua teorizzazione.

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Il Messaggero