I vertici di Croce amica nello scandalo ambulanze: quattro arresti

I vertici di Croce amica nello scandalo ambulanze: quattro arresti
Ci sono anche gli amministratori di fatto della Heart Life Croce amica che gestisce il servizio ambulanze per Ares 118 in provincia di Latina, tra gli arrestati...

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Ci sono anche gli amministratori di fatto della Heart Life Croce amica che gestisce il servizio ambulanze per Ares 118 in provincia di Latina, tra gli arrestati nell'operazione della Guardia di Finanza di Pavia nell'ambito di una indagine relativa a presunti appalti truccati per i servizi di trasporto in ambulanza . Sono finiti ai domiciliari il direttore generale di Asst Pavia, Michele Brait, 54 anni, il dirigente amministrativo del servizio acquisti e gare, Davide Rigozzi, 39 anni, r e i fratelli Antonio e Francesco Calderone, originari di Messina e residenti rispettivamente a Roma e ad Arese (Milano).


Questi ultimi sono considerati dagli inquirenti gli amministratori di fatto di First Aid One Italia, una cooperativa con sede legale a Pesaro e sede operativa a Bollate (Milano) il cui amministratore di diritto è ritenuto un prestanome ed è stato oggetto di perquisizione al pari del presidente del consorzio di Messina di cui fa parte First Aid One Italia.

Antonio Calderone, da ultimo, era presente al verbale di accordo con il quale i dipendenti di Croce Bianca passavano alla sua società e alla San Paolo della Croce dopo la cacciata della stessa Croce bianca decisa da Ares 118 a seguito della segnalazione proprio della capofila dell'appalto. Si era in quella che è stata definita la guerra delle ambulanze, una vicenda che si trascina da anni. La Heart Life Croce amica aveva contestato - fra l'altro - l'affidamento a Croce bianca dei trasporti da parte della Asl che nel ricorso al Consiglio di Stato ha sollevato anche un possibile falso prodotto dall'azienda sorta a Messina ma che si è ampliata in tutta Italia. I fratelli Calderone, inoltre, sono stati al centro di ulteriori indagini della magistratura e hanno subito anche delle condanne, rimanendo amministratori di fatto di una serie di società scatola operanti nel settore dei soccorsi e del trasporto di pazienti. L'arresto dei fratelli Calderone crea qualche apprensione tra i lavoratori delle ambulanze in provincia.
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Il Messaggero