OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Da tre giorni consecutivi i casi di covid in provincia di Latina restano sopra la soglia dei mille. Anche ieri si contavano 1.264 nuovi positivi (oltre 200 in più del giorno precedente), accertati su circa 6.500 test complessivi, 2.873 eseguiti dalla Asl tra molecolari e antigenici e 3.600 da farmacie e laboratori. La situazione dunque si mantiene stabile ma la circolazione del virus è altissima e dall'inizio del mese sono già 5.435 i casi registrati (in tutto il mese di dicembre erano stati 8507).
LA MAPPA
Per quanto riguarda il dettaglio dei numeri, a trascinare la curva è sempre il capoluogo, con 337 positività, mentre 173 sono a Terracina, 123 ad Aprilia, altre 88 a Fondi e 87 a Formia.
LE CODE
Ed è una cifra destinata a crescere ogni giorno, come dimostrano le lunghe file davanti alle farmacie (anche ieri in una giornata di festa) e le attese impossibili per ottenere un appuntamento in un drive-in gestito dalla Asl. Allargando lo sguardo all'intera regione, si registrano 14.055 positivi su 110.297 test complessivi. I ricoveri negli ospedali del Lazio aumentano ancora di 70 unità solo nell'arco delle ultime 24 ore raggiungendo la quota di 1.317 pazienti che si trovano nelle aree mediche e di 184 nelle terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è ora al 12,7%. Intanto però crescono i dati relativi alle somministrazioni di vaccino, che nella giornata del 5 gennaio sono state oltre 60mila nella regione e 5.569 in provincia di Latina (di cui 4.646 terze dosi, 535 seconde dosi e 388 prime dosi). Con le terze dosi il Lazio ha coperto finora il 45% degli adulti, mentre le prime somministrazioni in età pediatrica (5-11 anni) hanno consentito di raggiungere il 13% di copertura con oltre 52mila dosi. Proprio in questi giorni è iniziata la distribuzione delle dosi di Pfizer anche negli ambulatori pediatrici che hanno aderito alla campagna e i medici stanno avviando le somministrazioni ai bambini secondo le richieste delle famiglie.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero