Calci e pugni agli anziani, arrestata la responsabile di una casa di riposo di Latina

Calci e pugni agli anziani, arrestata la responsabile di una casa di riposo di Latina
Una struttura che doveva accogliere e prendersi cura dei suoi pazienti diventata invece un luogo da incubo dove quotidianamente andava in scena un film dell'orrore con botte,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una struttura che doveva accogliere e prendersi cura dei suoi pazienti diventata invece un luogo da incubo dove quotidianamente andava in scena un film dell'orrore con botte, minacce e offese.

E' accaduto in una casa di risposo per anziani alla periferia di Latina la cui responsabile nei giorni scorsi è stata arrestata e posta ai domiciliari con l'accusa di maltrattamenti.

A far partire gli accertamenti coordinati dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Latina, Marco Giancristofaro, ed eseguiti dai militari della Guardia di finanza del capoluogo pontino le denunce di alcune ex dipendenti che hanno raccontato con dovizia di particolari che cosa accadeva nella struttura e le condizioni nelle quali i degenti venivano tenuti.

LA RICOSTRUZIONE

Tra quelle mura vigeva un vero e proprio clima di terrore e gli anziani, molti dei quali non autosufficienti, vivevano in «uno stato di soggezione psicologica». Gli episodi di violenza andavano avanti già da qualche tempo: l'ex operatrice sanitaria ha fatto una descrizione circostanziata raccontando di come alcuni ospiti venissero colpiti con pugni e schiaffi, presi per il collo, insultati.
«Se non la smetti ti lego a una sedia» è una delle frasi riportate nel resoconto così come è stato riferito che in alcune circostanze gli operatori della casa di riposo avevano anche gettato il cibo addosso e in faccia ai degenti, alcuni dei quali peraltro sono affetti da invalidità e di conseguenza non autosufficienti e impossibilitati a difendersi in qualsiasi modo. Insomma i maltrattamenti erano all'ordine del giorno tra quelle mura.

LE INDAGINI

Lo scenario da brividi descritto ha però trovato una conferma nei controlli effettuati dagli inquirenti coordinati dalla Procura all'interno della struttura, controlli che si sono succeduti nel tempo a partire da novembre dello scorso anno quando è stata presentata la prima denuncia da parte di una operatrice della casa per anziani: le condizioni nelle quali venivano tenuti gli anziani ospiti erano tutt'altro che decorose e una volta verificato quanto accadeva il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese un provvedimento di custodia cautelare a carico della responsabile della struttura. La donna, 49 anni, da qualche giorno è quindi ristretta agli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti.

IL PROVVEDIMENTO

«A suo carico si legge nel provvedimento firmato dal gip sussistono gravi indizi di colpevolezza così come emerso dal racconto dei dipendenti con i degenti sottoposti a sistematici maltrattamenti fisici e psichici tali da cagionare loro grande sofferenza e umiliazioni».
Per questa mattina è in programma in Tribunale davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese l'interrogatorio di garanzia della responsabile della struttura privata.

La donna, assistita dal suo legale, sarà chiamata a spiegare quanto accadeva nella struttura così come denunciato dalle sue ex dipendenti.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero