Ammaniti debutta alla regia e racconta gli italiani in India

Ammaniti debutta alla regia e racconta gli italiani in India
IL DVDCon tre storie di ricerca di se stessi Niccolò Ammaniti debutta dietro la macchina da presa. Non un film, ma un documentario reportage, The good life, ambientato in India,...

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IL DVD
Con tre storie di ricerca di se stessi Niccolò Ammaniti debutta dietro la macchina da presa. Non un film, ma un documentario reportage, The good life, ambientato in India, e pubblicato in dvd.

«Sono uno scrittore non un regista», racconta Ammaniti. «La prima volta che andai in India - spiega - avevo 20 anni. L'impatto non fu facile, ma incontrai una serie di italiani emigrati negli anni '70. Si ricordavano dell'Italia degli anni '50. Da allora mi è rimasta la voglia di raccontarli».
Ne è nato un racconto di tre modi di stare al mondo e di tre italiani che hanno scelto l'India come loro nuovo inizio. C'è Baba Shiva Das, partito da Vicenza per trovare la sua dimensione a Varanasi. Poi Erin, trevigiano, nomade e pioniere, che con la moglie Francesca e cinque figli ha girato il pianeta prima di fermarsi nella regione dell'Himalaya dove ora costruisce case con 11 ragazzi di strada che ha adottato. E poi ancora, in un paesino arroccato del Jammu e Kashmir, ecco Baba Giorgio, fuggito da Torino in autostop a 14 anni seguendo «una chiamata» e che dopo 41 giorni di digiuno ha potuto aspirare a diventare custode del tempio. Tre storie a metà tra rancore e nostalgia di sogni inespressi in cui però il pensiero sul nostro paese è ricorrente.
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Il Messaggero