Sos erosione lanciato dai proprietari di chioschi e stabilimenti balneari di Fiumicino città. Le ultime violente mareggiate hanno infatti invaso i locali delle strutture...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Allagato anche il ristorante dello stabilimento Vittoria al cui interno i flutti hanno trascinato sabbia tra tavoli e sedie nella sala principale. «Da anni denunciamo che le dighe a protezione della costa sono sprofondate di circa 2 metri – precisa Salvatore Spataro, proprietario del Vittoria – e non costituiscono più un baluardo in presenza di comunissime mareggiate, figuriamoci davanti a quelle dei giorni scorsi con flutti alti 5 metri. Se non si provvederà in tempo rischiamo la fine dei colleghi di Ostia e Fregene. Negli stabilimenti ci sono ristoranti dove lavorano tante persone: di questo passo si corre il rischio di mandarli a casa». Lungo il tratto di costa antistante gli stabilimenti è stata registrata anche una significativa moria di piccoli pesci, che ora emanano un cattivo odore, con la presenza di cumuli di detriti e giganteschi tronchi.
È proprio l’immondizia trasportata dalle piene del Tevere, spalmata poi dal mare lungo tutto il tratto di costa, che preoccupa gli operatori balneari. I rifiuti ora rischiano di essere seppelliti dalla sabbia che il vento sposta lungo l’arenile, mentre i mega tronchi di albero devono essere tagliati con motoseghe per poterli rimuovere. «Rispetto agli anni passati – dice Paolo Mazzuca, titolare del ristorante Oltremare - le mareggiate sono diventate più aggressive per questo le dighe oggi sono inadeguate. Occorrono nuove tecnologie per bloccare il fenomeno erosivo».
Dopo una settimana, dal giorno in cui è stata rinvenuta una tartaruga morta sulla riva, il carapace è stato finalmente rimosso, con i “cavalloni” che l’hanno fatta rotolare a pochi metri dal muro di contenimento della sabbia. Per diversi giorni l’animale è stata un’attrattiva per i molti curiosi che si sono divertiti a fotografare la Carretta-carretta priva di vita. Il marciapiede e la pista ciclabile del lungomare della Salute sono ricoperti dalla sabbia che ha superato il muretto di contenimento. Alcuni ristoratori sono stati costretti a spalare la rena finita davanti all’ingresso delle loro attività.
«Visto che nessuno è intervenuto per rimuovere i cumuli di sabbia in strada – dice Teresa Orsini del bar-ristorante Baffo – ci siamo armati di pala e carriola per dare un pizzico di decoro alla zona».
Il Messaggero