WEC, Toyota testa a Le Castellet le sue TS050 Hybrid per fare il bis alla 24 Ore di Le Mans

Alonso al volante della TS050 in Francia
LE CASTELLET – Sei piloti, due macchine, un obiettivo. Il team Toyota Gazoo ha portato la squadra del Fia World Endurance Championship (Wec) sul circuito francese...

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LE CASTELLET – Sei piloti, due macchine, un obiettivo. Il team Toyota Gazoo ha portato la squadra del Fia World Endurance Championship (Wec) sul circuito francese “Paul Ricard” di Le Castellet per completare una serie di test in vista delle ultime due gare della stagione: la 6 Ore di Spa-Francorchamps e la 24 Ore di Le Mans. In palio ci sono il titolo mondiale endurance a squadre e piloti e, soprattutto, un'altra pagina di storia automobilistica da scrivere.


Sulla pista transalpina le Toyota TS050 Hybrid in testa al Wec hanno completato 254 giri. In totale i sei piloti – Mike Conway, Josè Maria Lopez e Kamui Kobajashi sulla 7 e Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Fernando Alonso sulla 8 – hanno coperto 1.470 chilometri. Il miglior tempo è stato ottenuto con la pista asciutta nel primo pomeriggio di giovedì, sotto il sole, ma con un po' di vento ed una temperatura rigida: 1:35.824.

Toyota non ha fatto sapere quale pilota fosse al volante, ma poco prima era sceso in pista Fernando Alonso, atterrato da qualche ora a Marsiglia e proveniente dal Bahrain, dove aveva completato i test con la McLaren. Con la macchina già omologata, il direttore della scuderia, Pascal Vasselon, ha spiegato che i test servivano soprattutto a sperimentare nuove situazioni “estreme”.

Poiché Toyota, che ha comunque vinto la 24h di Le Mans del 2018 (primo costruttore nipponico dopo Mazda ad aggiudicarsi la corsa), era incappata in situazioni incredibili perdendo per due volte la competizione quando il trionfo sembrava ormai certo, il team si è concentrato nel ricrearne altre. «Abbiamo messo i piloti e tutti i componenti della scuderia di fronte a circostanze eccezionali», ha dichiarato Vasselon. Tipo l'assenza di contatti radio o le necessità di inizializzare la vettura, il cui manuale di istruzioni è di una complessità impressionante. «Quando ci troviamo a pranzo – ha ammesso Sébastien Buemi – ci facciamo le domande più toste». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero