MILANO - Un italiano su 2 (49%) è «a rischio sbalzo termico da aria condizionata»: temperature troppo basse possono portare «a disidratazione, laringiti e...
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Secondo lo studio «gli italiani si dividono in chi parte a stomaco vuoto pur di non perdere un secondo di vacanza (24%), e in chi mangia in modo spropositato per non aver fame in viaggio (31%)». Tra gli altri errori frequenti c’è la mancanza in auto di cose essenziali, come ad esempio una buona riserva d’acqua per evitare disidratazione e crampi. Per quanto riguarda l’aria condizionata «bisogna stare attenti agli sbalzi termici - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano - se c’è un passaggio drastico dal freddo al caldo e viceversa si rischiano laringiti, faringiti e bronchiti. In più l’uso eccessivo del condizionatore può portare a disidratazione per via dell’aria secca e può determinare il colpo di calore specialmente rispetto al clima esterno.
È bene quindi scegliere l’opzione deumidificatore al 50% e ricordarsi di spegnere il condizionatore verso la fine del viaggio in modo da diminuire l’impatto con l’esterno quando si scende dall’auto». Nel loro decalogo per un esodo sicuro, gli specialisti raccomandano anche di curare il riposo «per avere riflessi pronti e mente lucida», di spezzare il viaggio in più soste, di non eccedere con i pasti, di fare attenzione agli sbalzi di temperatura evitando differenze con l’esterno maggiori di 10 gradi, e di bere acqua regolarmente per evitare la disidratazione, anche senza aspettare lo stimolo della sete.
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Il Messaggero