Una spinta per l'auto elettrica, il governo studia incentivi anche per metano e ibride

Una spinta per l'auto elettrica, il governo studia incentivi anche per metano e ibride
ROMA - Incentivi in arrivo per l’auto elettrica. Nella Strategia energetica nazionale (Sen) si sta infatti ragionando sulla possibilità di incentivare il passaggio...

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ROMA - Incentivi in arrivo per l’auto elettrica. Nella Strategia energetica nazionale (Sen) si sta infatti ragionando sulla possibilità di incentivare il passaggio alle auto elettriche, a metano e ibride. Una misura con cui il Governo punta a ringiovanire il parco auto circolante, che è tra i più vecchi d’Europa. Ma che diventa ancora più urgente oggi che le grandi città sono alle prese con l’allarme smog e dopo i recenti scandali dei motori diesel. «Stiamo ragionando in ambito della Sen sulla possibilità di incentivare il passaggio alle auto elettriche e alle auto a metano e ibride», ha annunciato il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, precisando che gli incentivi saranno destinati «soprattutto alle famiglie che hanno redditi più bassi e macchine più vecchie».


Tra gli obiettivi della Sen c’è infatti quello di accelerare il rinnovo e riduzione del parco auto circolante, portare fino a 19.000 le stazioni di ricarica per auto elettriche al 2020 e portare punti vendita GNC (gas naturale compresso) a 2400 e GNL (gas naturale liquido) a 800. Proprio la Sen, che dopo la fase di consultazione è ormai alle battute finali (verrà chiusa entro la prima settimana di novembre e la presentazione del documento finale e la firma del decreto congiunto avverranno il 10), è stata presentata al Parlamento dal ministro Calenda, insieme al titolare dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Tre i principali obiettivi della Strategia al 2030: ridurre il gap di prezzo dell’energia allineandosi ai prezzi Ue, raggiungere gli obiettivi ambientali clima-energia in linea con gli obiettivi Cop21 e migliorare la sicurezza di approvvigionamento e la flessibilità del sistema.


In particolare, in materia di decarbonizzazione, l’obiettivo politico è il l’uscita dal carbone entro il 2025, ha detto Calenda, che per questo ha già dato dato mandato a Terna di individuare nel prossimo piano di sviluppo il dettaglio delle infrastrutture necessarie perché la chiusura avvenga in sicurezza. Non è invece prevista nella Sen nuova capacità di rigassificazione: su questo, infatti, il Governo ha voluto prendersi un momento prima di prendere una decisione. Anche perché, ha puntualizzato Calenda, questa una nuova capacità di rigassificazione andrebbe in bolletta, e graverebbe quindi sui cittadini. In materia di ambientale, infine, la Sen segnala «l’urgenza di approvare la norma ferma al Senato sul consumo di suolo», ha detto Galletti, indicando anche la necessità di una cabina di regia, perché - ha spiegato - «il tema della governance sarà determinante ai fini degli effetti che potrà produrre la Sen». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero