Subaru Impreza cala gli assi: tecnologia originale, motore boxer e trazione integrale

La nuova Subaru Impreza
MILANO - Da uno a cinque il passato, presente e futuro di Impreza. Da auto dalla forte connotazione sportiva, anche nelle versioni meno ricche di cavalli, a vettura che si pone...

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MILANO - Da uno a cinque il passato, presente e futuro di Impreza. Da auto dalla forte connotazione sportiva, anche nelle versioni meno ricche di cavalli, a vettura che si pone come alternativa alle alternative, facendo della “simmetria” nipponica il proprio biglietto da visita. Una simmetria che viene associata alla presenza dell’architettura boxer in ambito motori e a quella della trazione integrale. In realtà, al debutto nei primi anni novanta, non erano solo le quattro ruote motrici il marchio di fabbrica della giapponese, perché era presente anche la trazione anteriore.


La prima media delle Pleiadi ad avere tale denominazione venne realizzata a partire dal 1992. Dopo la Legacy, segnò in modo permanente la storia di Subaru nel mondo dei Rally. Una storia, culminata in quegli anni con la vittoria del mondiale del 1995 con al volante il mitico Colin McRae. Giusto un breve excursus in ambito motorsport, fondamentale per raccontare le vicende sia tecniche sia commerciali della vettura giapponese. La prima edizione, a differenza dell’attuale, era disponibile in diversi formati di carrozzeria: c’era la tre volumi, la station e la coupé.

Quest’ultima non venne mai commercializzata nel nostro Paese, non essendo provvista della guida a sinistra. Era lunga 4,34 metri (poco meno degli attuali 4,46) e aveva una gamma di motori boxer a quattro cilindri decisamente variegata. Le cubature infatti andavano da 1,5 litri sino a 2,5. Quelli ad aspirazione naturale erano riservati alla gamma meno prestazionale, mentre il turbo faceva capolino sui modelli Wrx e Wrx Sti. Nomi e denominazioni variano a seconda del mercato, per questo potrebbe capitare che i riferimenti mutino da un Paese all’altro, nonostante si tratti sostanzialmente della stessa versione.

Nell’anno 2000 e fino al 2007, è la volta della seconda generazione. Un capitolo che mantiene fede alla variabile delle carrozzerie, ma fa a meno di quella coupé. L’evoluzione della specie non porta grandi cambiamenti a livello di motorizzazioni, presentando sostanzialmente quelle passate, ma in chiave aggiornata. Non mancano le versioni più sportive sempre nel segno delle denominazioni Wrx e Wrx Sti. Che, sino al 2005 sono equipaggiate con il due litri turbo, per poi lasciare spazio al 2,5 litri sempre sovralimentato.


Il grande cambiamento si ha a partire con la terza generazione, che apre le porte alla variante a due volumi, che sostituisce a tutti gli effetti la familiare. Ma soprattutto fa il suo debutto la motorizzazione a gasolio, ovviamente in formato boxer. Non manca poi la sportiva di famiglia. La quarta edizione di Subaru Impreza non ha invece solcato i confini nazionali, mostrandosi solo in versione XV. Ossia il Suv di fascia media. E la sportiva presenzia invece con il nome di Wrx Sti.
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Il Messaggero