Stefano Accorsi passa dal set alla pista: pilota Peugeot nel Campionato Turismo

Stefano Accorsi
MILANO - È stato un colpo di fulmine. Amore a prima vista, quello sbocciato sul set di «Veloce come il vento», il miglior film italiano sullo sport...

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MILANO - È stato un colpo di fulmine. Amore a prima vista, quello sbocciato sul set di «Veloce come il vento», il miglior film italiano sullo sport automobilistico che è valso al suo protagonista Stefano Accorsi l'Oscar di casa nostra, il premio David di Donatello come miglior attore che gli è stato consegnato a fine marzo.


A cadere vittima della freccia di Cupido è stato proprio l'attore bolognese. Ma, con buona pace dei cultori e dei cantori del gossip, a scatenare la sua improvvisa passione non è stata una compagna di lavoro, ma un'automobile. A fare scoccare la scintilla è stato l'incontro, dettato da esigenze sceniche, con la mitica Peugeot 205 Turbo 16, la “belva” capace di conquistare due Mondiali Rally a metà degli Anni '80.

L'idea apparentemente “folle” di seguire l'esempio di illustri colleghi – Steve McQueen e Paul Newmann i più famosi – passando dal set alla pista ha trovato immediato ascolto in Peugeot Italia, di cui l'attore è testimonial dal 2012, un ruolo che si è progressivamente trasformato – come ha ricorda il direttore generale di Psa Italia Massimo Roserba – dal formale rapporto contrattuale al profondo e convinto coinvolgimento nei valori e nella filosofia del brand.

Risultato di questa evoluzione, l'uomo di cinema al quale da ragazzo piacevano le auto ma nulla di più indosserà la tuta da pilota per guidare la nuova Peugeot 308 Racing Cup in alcune tappe del Campionato italiano Tcr nella classe Tct riservata alle vetture di potenza inferiore ai 340 cv. Gli appuntamenti sicuri sono quelli di Adria, Misano e Vallelunga, mentre per gli altri dipenderà dalle eventuali concomitanze con gli impegni artistici di Accorsi.

Al suo fianco il neo pilota avrà Massimo Arduini, il responsabile del team che cura la preparazione tecnica e l'assistenza in gara della squadra Peugeot (sarà schierata una seconda vettura, sulla quale si alterneranno dei giornalisti specializzati in possesso di idonea licenza sportiva) e l'uomo che, dopo aver messo alla prova Accorsi, lo ha ritenuto degno di scendere in pista (e di fare esperienza) al volante della vettura basata sulla 308 Gti by Peugeot Sport, opportunamente rivisitata dai tecnici dello staff di Arduini e spinta dai 308 cv, 38 in più rispetto alla versione stradale, erogati dal motore turbo 1.6 Thp.

Stefano Accorsi, che l'allenatore-team manager ha definito preciso, puntuale, attento e molto serio (doti che non gli hanno risparmiato l'inevitabile dose di flessioni per l'arrivo in ritardo al primo appuntamento in pista), attende con ansia la sfida con le Alfa Romeo Giulietta e non nasconde di avere ancora molto da scoprire su questo nuovo mondo: «Mi ha sorpreso l'approccio completamente diverso del pilotaggio rispetto alla guida normale. In gara l'auto devi sempre trattarla male, portarla al limite. Ma la 308 offre sempre una sensazione di affidabilità e sicurezza».

 
 
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Il Messaggero