Seat Snow Experience, sicurezza e divertimento al top con la gamma a trazione integrale 4Drive

Le evoluzioni della Seat Leon Cupra sulla neve di Innsbruck
INNSBRUCK – Mediterranea nell'estetica, alpina nella prestazioni. Il riferimento è alla gamma Seat, le cui forme, seppur più squadrate rispetto al passato,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
INNSBRUCK – Mediterranea nell'estetica, alpina nella prestazioni. Il riferimento è alla gamma Seat, le cui forme, seppur più squadrate rispetto al passato, sono piuttosto “calde”, ma le cui capacità sono in grado di soddisfare gli automobilisti più esigenti, anche quando si tratta di guidare sulla neve. O sul ghiaccio. Nel 2017 la gamma 4Drive era stata esibita nel Circolo Polare Artico, in Lapponia. Quest'anno è bastata una latitudine molto meno estrema, ma certo non meno suggestiva, come l'Austria.

 

In Italia, i modelli a trazione integrale del costruttore spagnolo sono tre Leon (sia come X-Perience sia come St Cupra), Ateca e Alhambra. Naturalmente disponibili con diversi allestimenti e motorizzazioni. La variante d'ingresso all'offerta nazionale 4Drive di Seat – al cui vertice è stato promosso qualche mese fa Pietrantonio Vianello, affiancato al marketing da Enza Magliocco, proveniente direttamente dal quartier generale di Martorell – è la Leon X-Perience che, chiavi in mano, costa 31.050 euro con l'unità Tdi da 2.0 litri da 150 CV. Per la variante Cupra da 300 CV (Tsi da 2.0 litri con Dsg) ne servono 37.500. Il suv da 4,36 metri a trazione integrale parte dai 31.340 euro della Tdi da 2.0 litri, mentre per la Alhambra 4Drive bisogna staccare un assegno da non meno 39.800.

Entrambe le esperienze ghiacciate sono state accompagnate da Jordi Gené, il 47enne pilota catalano fratello maggiore di Marc, il collaudatore della Ferrari. Il suo tocco morbido al volante contribuisce ad una “navigazione” perfetta delle auto anche sul ghiaccio o sulla neve. Ma grazie alla tecnologia 4Drive anche automobilisti molto meno esperti e, soprattutto, meno abituati a gestire situazioni difficili, riescono a cavarsela egregiamente.

La Leon Cupra guidata su un piccolo circuito ricavato sulla neve e ghiacciato quanto basta sopra Telfs, a 1.500 metri di quota, a pochi chilometri da Innsbruck, ne è un esempio. Anche con l'Esc disattivato e senza le gomme chiodate è “facile” da amministrare. Tiene bene le traiettorie, che bisogna disegnare soprattutto con l'acceleratore e controllando lo sterzo con molto garbo. Un gran bel divertimento, che conferma la validità dell'aggiornata (per la verità già da parecchi mesi) della tecnologia 4Drive che beneficia della quinta generazione della frizione multidisco ad azionamento idraulico e controllo elettronico. L'inserimento della trazione integrale (fino al 50% al posteriore) scatta solo in caso di bisogno per ottimizzare i consumi. Rispetto alla quarta generazione, il nuovo sistema pesa 1,5 chilogrammi in meno perché non c'è più l'accumulatore di pressione.


Con la Ateca è un gioco da ragazzi sciropparsi qualche centinaio di metri di dislivello lungo un budello scavato nella neve alta oltre un metro. Nemmeno troppi anni fa, la sola idea di affrontare una simile strada avrebbe fatto lievitare la pressione a chiunque. Il primo Suv spagnolo, equipaggiato con gli pneumatici giusti e con il sistema 4Drive, si “arrampica” senza problemi. Si ferma e riparte come sull'asfalto. E altrettanto riesce a fare la Leon X-Perience (15 millimetri di altezza dal suolo in più) grazie al sistema che gestisce sia la discesa sia la fermata con ripresa in salita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero