Porsche Panamera Executive e Carrera 911 RSR, ecco altre meraviglie

La Porsche 911 RSR
LOS ANGELES - Mentre si inaugurava il nuovo Porsche Experience Center di Carson, nella downtown di Los Angeles la casa di Zuffenhausen dava spettacolo presentando due novità che...

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LOS ANGELES - Mentre si inaugurava il nuovo Porsche Experience Center di Carson, nella downtown di Los Angeles la casa di Zuffenhausen dava spettacolo presentando due novità che mostrano, allo stesso tempo, il lato più prestigioso e quello più sportivo del marchio. Ha fatto infatti il suo debutto la Panamera Executive, versione allungata di 15 cm dell’ammiraglia giunta alla seconda generazione solo qualche mese fa.


Identica alla versione normale la gamma motori che prevede tutti propulsori biturbo accoppiati al nuovo cambio PDK a 8 rapporti e alla trazione integrale, a cominciare dal V6 2.9 da 440 cv, seguito dal V8 4 litri da 550 cv e dal pari cilindrata e frazionamento diesel da 422 cv che fa della Panamera l’auto a gasolio più potente e veloce (285 km/, 0-100 km/h in 4,5 s.) del mondo. C’è anche E-Hybrid plug-in da 462 cv che va forte (278 km/h, 0-100 km/h in 4,6 s.) e consuma come un ciclomotore (2,5 litri/100 km pari a 56 g/km di CO2).

Riservata alla corta è la versione con il V6 da 330 cv con trazione posteriore. Se la Panamera Executive era in qualche modo annunciata, non lo era affatto la nuova 911 RSR per correre nella gare di durata nella categoria GT e salutata dall’attore, pilota e team principal Patrick Dempsey e dalla tennista Maria Sharapova. La grande novità è che il motore non è posizionato più a sbalzo, dietro le ruote posteriori, ma è stato spostato in avanti diventando, di fatto, centrale.

Oltre ai vantaggi di bilanciamento, la 911 RSR ha ora uno scivolo posteriore molto più esteso, un alettone più grande, carreggiate più ampie e tutto quello che serve per riportare la casa tedesca davanti a Ford, Ferrari, Aston Martin e Corvette. Il posto guida ora ha il sedile fisso e la pedaliera regolabile, così da poter rendere fissa la posizione del pilota, per avere una migliore visibilità, e di rendere più rigido il collegamento con la scocca, a tutto vantaggio della sicurezza. A questo proposito, c’è persino il sistema che evita la collisione in pista, utile in particolare nelle fasi notturne delle gare di durata. Il motore è un classico boxer sei cilindri aspirato di quattro litri di cilindrata con fasatura fissa (il regolamento vieta il variatore) con cambio sequenziale e leve di selezione in magnesio.

La nuova 911 RSR correrà 19 gare nei campionati IMSA e WEC e debutterà il 28 gennaio alla 24 Ore di Daytona per poi affrontare a giugno quella di Le Mans con l’obiettivo di replicare il dominio della 919 Hybrid nella classe regina LMP1 negli ultimi 2 anni.

 
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Il Messaggero