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SAINT TROPEZ - I saloni nautici hanno la loro importanza, ma molti cantieri privilegiano gli incontri “privati”, con armatori fedeli al marchio e potenziali nuovi clienti. E’ in questa ottica che va inquadrata la scelta di Pardo Yacht di anticipare le vetrine di Venezia, Cannes e Genova, presentando in anteprima mondiale il nuovo Pardo GT 52 nel corso di un evento svoltosi in una delle location più esclusive del Mediterraneo, ovvero a Saint Tropez. Qui, nel cuore della Costa Azzurra, ha debuttato il neonato gioiello dello storico cantiere forlivese nato con la vela e cresciuto a ritmi incalzanti anche nel campo delle imbarcazioni a motore.
Il nuovo yacht – 16,58 metri per un baglio massimo che sfiora i 5 metri (4,96) – ha svolto dunque per tre giorni il ruolo di star, come punta di diamante dell’intera flotta Pardo esposta al gran completo a Saint Tropez (c’erano anche il 38, il 43, il 50 e il 60 a fare da cornice al vernissage). Rispetto ai modelli che l’hanno preceduto, il Pardo GT52 va a posizionarsi tra la gamma walkaround e quella endurance, rivolgendosi a un segmento di armatori alla ricerca di volumi ancora più vivibili e confortevoli rispetto agli attuali modelli walkaround, ma senza rinunciare alle performance e alle tradizionali linee dello scafo nette, inconfondibili, con la prua inversa tipica della famiglia Pardo.
La linea esterna ricalca dunque un family feeling aggiornato, con linee pulite che - secondo il cantiere – “comunicano la propensione a una navigazione confortevole ma allo stesso tempo sportiva e adatta a solcare i mari in sicurezza”. Più in dettaglio, i progettisti dello studio Zuccheri Yacht Design hanno tenuto a spiegare che “lo stile del nuovo GT52 è un’evoluzione di quello del Pardo 50 con il quale condivide anche la motorizzazione Volvo Penta IPS” (2x650 nella versione standard, oppure 2x700/800 come optional).
A parte questa scelta, i due modelli presentano comunque differenze sostanziali in termini di volumetria interna, distribuzione dei pesi e baricentro.
Si rifà invece alle soluzioni adottate per il Pardo Endurance 60 la continuità tra interni ed esterni: le finestrature laterali di poppa si alzano verso l’alto, la porta di poppa è completamente apribile e il tetto è in modalità semi-open. Una completa riorganizzazione degli spazi promette anche una fruibilità del pozzetto più ampia, con zona dinner e aree prendisole estese.
All’esterno, tre persone possono essere comodamente ospitate sul prendisole di prua, a cui se ne aggiungono altre otto nella zona poppiera, sedute attorno al tavolo da pranzo, che può essere trasformato in un secondo prendisole. Sempre nell’area di poppa la plancia è più lunga di 60 cm rispetto a quella del Pardo 50, permettendo all’armatore di alloggiare, calare in mare e recuperare il tender o la moto d’acqua grazie al pratico sistema elettrico.
Sottocoperta l’abitabilità è più generosa e anche flessibile, grazie alla possibilità del doppio layout degli interni, a scelta dell’armatore. Come su ogni yacht Pardo, gli interni sono pensati per conciliare comfort e funzionalità e per affrontare le lunghe permanenze anche con ospiti a bordo. “Ogni centimetro quadrato – informa il cantiere - è stato progettato per offrire un’abitabilità tipica di un appartamento di lusso”.
In questa ottica si spiega anche la scelta di allestire a prua la cabina armatoriale con la testata del letto orientata sulla murata, in modo da garantire una migliore circolazione e un comodo collegamento all’ampio bagno con box doccia. Comoda e spaziosa è anche la cabina VIP, e non manca l’alloggio per l’equipaggio. Ciò detto, sarà bene ricordare che sono previste due opzioni: con la prima è possibile ottenere una zona lounge con Tv o una terza cabina con letto a castello al livello del lower deck; con la seconda, il quadrato della dinette è ancora più grande e la cucina sottocoperta ancora più attrezzata per un utilizzo anche in condizioni meteo non estive. Quanto basta per indurre Massimo Gino, di Nauta Design, a sottolineare che “il nuovo GT52 è un crossover che esalta il piacere della vita in mare».
Al di là delle scelte fatte per esaltare lusso e comfort a bordo, in casa Pardo tengono a sottolineare l’impegno messo anche sul versante della sostenibilità. E in questa ottica vale la pena osservare che la sala macchine del GT52 è già predisposta per ricevere l’upgrade della motorizzazione ibrida Volvo Penta, una soluzione che presto garantirà performance con il minor impatto possibile sull’ambiente marino.
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