Norris ha messo in ombra Ricciardo e si candida a futuro erede di Hamilton, Russell permettendo

Lando Norris
Lando Norris considera la stagione 2021 la sua migliore in Formula 1, ma è terminata con l'amaro in bocca: in volata ha perso il quinto posto in classifica in favore...

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Lando Norris considera la stagione 2021 la sua migliore in Formula 1, ma è terminata con l'amaro in bocca: in volata ha perso il quinto posto in classifica in favore dell'ex compagno Carlos Sainz, quello che avrebbe significato chiudere da "migliore degli altri", dietro solo ai colleghi delle inarrivabili Mercedes e Red Bull. E dire che dopo il Gran Premio del Belgio, quindi oltre metà stagione, il pilota McLaren occupava ancora la terza piazza assoluta, davanti a Valtteri Bottas e Sergio Perez, mostrando concretezza e prestazioni pregevoli. Su quel filone, in Russia l'inglese ha centrato la sua prima pole-position in carriera (splendida, con meteo variabile) ed era vicinissimo alla prima vittoria, se non fosse rimasto in pista troppo a lungo quando nel finale è venuta a cadere la pioggia. Da lì, altri episodi sfavorevoli sono costati punti preziosi, fino a ritrovarsi solo sesto in graduatoria.



"È stato comunque un ottimo anno, mi sono divertito, ma la seconda metà di campionato non è stata così buona, spesso sono stato sfortunato", ha sintetizzato Norris. "Abbiamo profuso grandi sforzi venendo ricompensati poco, rispetto a quanto avremmo meritato. Ma è così che vanno le cose, questa è la Formula 1, devo soltanto tornare più forte il prossimo anno". La beffa finale è stata la foratura patita a pochi giri dal traguardo di Abu Dhabi, con il britannico scivolato settimo dopo il pit-stop d'emergenza. Sainz, sfruttando anche il ritiro di Perez, ha così compiuto il sorpasso definitivo nella generale: 164,5 punti per lo spagnolo, 160 per Norris, 159 per Charles Leclerc che era sua a volta in partita. E un'altra foratura determinante il britannico l'aveva sofferta due settimane prima in Qatar, quando ha visto sfumare l'opportunità di chiudere quarto.


Al di là della sfortuna, Norris ha pagato il calo della McLaren nella seconda fase del Mondiale, quando è invece cresciuta la Ferrari, diretta avversaria nei Costruttori. "A volte non siamo stati veloci a sufficienza, ma mai per mancanza di impegno", ha sottolineato Lando, precisando con onestà di aver "commesso qualche errore lungo il cammino". Ma niente rimpianti: "Preferisco mantenere una mentalità positiva". A Norris resta la soddisfazione di aver messo decisamente in ombra il quotatissimo Daniel Ricciardo nel confronto interno, seppur l'australiano abbia vinto a Monza, proprio precedendo il compagno, nel giorno in cui la McLaren è tornata a trionfare dopo nove anni. In ogni caso, Norris bussa ormai al circolo dei top driver e da buon inglese è pronto a raccogliere l'eredità del connazionale Lewis Hamilton, George Russell permettendo... Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero