LONDRA - Si alza il velo sulla nuova generazione del Qashqai. Ed è davvero tutto nuovo, il «padre di tutti i crossover» lanciato da Nissan nel 2007 con un successo superiore a...
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L'evento. La scelta della capitale britannica come sede della presentazione statica non è stata certo casuale, perché il nuovo Qashqai esibisce sì un badge giapponese, ma la carta d'identità è britannica. Lo stile è firmato da Nissan Design Europe con sede a Londra, a mettere a punto i contenuti tecnologici è stato il Nissan Technical Centre Europe di Cranfield (in collaborazione con quelli di Barcellona e di Atsugi in Giappone), la produzione continua a essere localizzata a Sunderland, la fabbrica di auto più grande del Regno Unito con capacità annua di 500.000 vetture (oltre a Qashqai, vi nascono anche la Juke, la Note e l'elettrica Leaf). Questo impianto, ripetutamente giudicato il più produttivo al mondo, dal 1986 ha sfornato più di 10 milioni di veicoli, tra cui i 2 milioni di Qashqai che ne testimoniano il clamoroso successo globale.
La filosofia. Un modello fondamentale, chiamato al compito davvero impegnativo di sostituire una leggenda senza farla rimpiangere. A spiegare le linee guida del progetto è intervenuto lo stesso numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan Carlos Ghosn: realizzare una vettura che, pur rimanendo inconfondibilmente Qashqai (squadra che vince non si tocca, o almeno non si stravolge), offrisse consistenti miglioramenti sotto tutti gli aspetti, facendo tesoro di osservazioni e suggerimenti che acquistano particolare valore data la vastità della platea di clienti da cui provengono.
Evoluzione. Se per valutare le numerose e interessanti innovazioni che influiscono sul comportamento alla guida bisognerà attendere la presentazione dinamica di gennaio (avvio delle vendite a fine febbraio), possiamo dire che al primo impatto il nuovo Qashqai ci ha dato l'impressione di avallare le promesse di Ghosn: il salto di qualità è evidente. Manca la carica rivoluzionaria della prima generazione, capace di ridisegnare il segmento C imponendo il crossover come alternativa alle più convenzionali berline (rispetto alla «solitudine» iniziale, l'apripista Nissan deve ora confrontarsi con 15 concorrenti), ma emerge una marcata propensione verso contenuti tecnici e qualitativi premium su cui Qashqai, offerto solo a 5 posti dando l'addio alla versione «+2», punta per restare non solo il leader, ma anche il benchmark della categoria.
Lo stile. Basta un'occhiata per percepire il cambiamento: pur nella sostanziale continuità, l'aspetto è diventato più originale e aggressivo. Il disegno della mascherina, le nervature sul cofano, i gruppi ottici vivacizzati dalla losanga delle luci diurne a Led concorrono a definire la personalità del frontale, mentre l'eccellente equilibrio delle proporzioni - fondamentale per soddisfare i gusti della clientela italiana - e le linee filanti rendono più piacevole e sportivo l'aspetto della vettura, che è più lunga (di 5 cm) e più larga (di 2), ma più bassa di 1 cm rispetto alla generazione precedente.
L'interno. Dal punto di vista estetico, la vera rivoluzione si concentra nell'abitacolo, lontano anni luce dal quello spartano e ispirato al mondo Suv della generazione attuale. L'impressione è oggi quella di trovarsi a bordo di un'elegante berlina, ma con i vantaggi tipicamente da crossover della posizione di guida rialzata, dello spazio generoso anche per testa e gambe, del bagagliaio che nella configurazione di partenza ha guadagnato 20 litri, arrivando a quota 430. I sintomi più evidenti del miglioramento si ritrovano nella qualità dei materiali, nell'attenzione ai dettagli, nella cura delle finiture, nella ricchezza della strumentazione vivacizzata dai due display a colori, quello da 7 pollici a centro plancia che consente di gestire le funzioni del nuovo sistema Nissan Connect e quello informativo da 5 pollici inserito nel cruscotto, tra i due classici strumenti principali circolari, e capace di proprorre a rotazione 12 grafici che danno conto di altrettanti funzionalità della vetture.
La tecnologia. Le numerose soluzioni di serie o in opzione spaziano nell'intero range di tecnologie destinate a ritrovarsi sulle future auto a guida automatica, prospettiva al limite della fantascienza alla cui applicazione pratica Nissan crede fermamente. Si tratta di dispositivi in gran parte già conosciuti, ma che non è consueto trovare tutti insieme tra le dotazioni (di serie o opzionali) di un'auto del segmento C. La telecamera perimetrale con visione a 360 gradi è stata nell'occasione arricchita con la funzione di rilevazione e allerta di oggetti in movimento, mentre l'elenco completo spazia dal sistema anti-collisione a scansione radar al rilevamento della stanchezza del conducente, dalla lettura dei segnali stradali al controllo dell'angolo cieco, dal monitoraggio del mantenimento della corsia di marcia agli abbaglianti a gestione automatica, dal sistema di parcheggio automatico al sofisticato controllo del telaio messo a punto sfruttando le esperienze maturate nello sviluppa della supercar sportiva GT-R.
La propulsione. La gamma sarà composta da 4 motori, equamente distribuiti tra benzina e diesel e tutti di ultima generazione. I benzina, entrambi turbo DIG-T, sono l'1.2 da 115 cv sviluppato appositamente per il nuovo Qashqai e l'1.6 da 150 cv, il più potente del lotto che sarà disponibile nel corso dell'estate 2014. Tra i turbodiesel dCi figurano l'1.5 da 110 cv, campione di efficienza con 99 g/km di CO2, e l'evoluto 1.6 da 130 cv, l'unico disponibile in abbinamento con la trazione integrale All-Mode 4x4 i che rappresenta una fetta marginale (il 13% in Italia) delle vendite Qashqai. Nella versione a due ruote motrici, questo propulsore può essere abbinato al nuovo cambio automatico XTronic che a bassi regimi si comporta come un classico variazione continua, mentre quando la guida si fa più sportiva promette sensazione e fluidità degne di un doppia frizione.
L'offerta. Dato il tempo mancante alla commercializzazione, è troppo presto per parlare di prezzi e per definire quali, tra le tante tecnologie disponibili, faranno parte della dotazione di serie dei vari livelli di allestimento. Bernard Loire, amministratore delegato di Nissan Italia, si dice comunque intenzionato a mantenere il posizionamento del Qashqai attuale, limitando al minimo gli eventuali ritocchi dovuti agli equipaggiamenti più ricchi e al miglioramento generale della vettura. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero