Nissan, Makoto Uchida nuovo ad. Prende il posto del dimissionario Hiroto Saikawa

Makoto Uchida nuovo ad di Nissan
TOKYO - Nuova nomina ai vertici per la casa auto giapponese Nissan, nel tentativo di dare l’avvio a un nuovo ciclo, e allontanare ogni legame con lo scandalo finanziario...

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TOKYO - Nuova nomina ai vertici per la casa auto giapponese Nissan, nel tentativo di dare l’avvio a un nuovo ciclo, e allontanare ogni legame con lo scandalo finanziario culminato con l’arresto dell’ex presidente del gruppo, Carlos Ghosn, lo scorso novembre. La designazione del nuovo amministratore delegato Makoto Uchida - a capo delle attività della Nissan in Cina e già vicepresidente della casa auto nipponica, consente infatti di troncare ogni relazione col dimissionario Hiroto Saikawa, considerato il luogotenente di Ghosn, e lui stesso coinvolto in un illecito finanziario che lo ha costretto all’abbandono dall’azienda meno di un mese fa. Assieme alla nomina di Uchida l’ex Chief operating officer di Mitsubishi Motors, Ashwani Gupta, ricoprirà lo stesso ruolo all’interno della Nissan. «La vasta esperienza del signor Uchida è la più appropriata a gestire le difficoltà che hanno coinvolto l’azienda in quest’ultimo periodo», ha detto alla stampa il direttore del board di Nissan, Masakazu Toyoda. «Il nuovo numero uno, insieme al COO Gupta, è consapevole dell’importanza dell’alleanza tra la Nissan, Renault e Mitsubishi Motors, e la necessità di dover prendere rapide decisioni».


Il dirigente 53enne, in Nissan dal 2003, ha lavorato a stretto contatto con la Renault Samsung Motors in Corea del Sud, e supervisionato alle attività di cooperazione tra Nissan e l’alleato francese. Diventato il responsabile delle operazioni di Nissan in Cina, Uchida attualmente ricopre anche il ruolo di presidente della Dongfeng Motor, la controllata della casa auto giapponese nel primo mercato mondiale dell’automobile. A differenza del rallentamento delle immatricolazioni avvenuto negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, il mercato cinese mostra ancora segnali di ripresa, e una rapida accelerazione nel comparto dei motori elettrici, elementi che rappresentano un buon auspicio per il miglioramento della redditività a livello globale, attualmente ai minimi degli ultimi dieci anni.


La ricerca del nuovo Ceo era iniziata in luglio, con una lista iniziale di 100 candidati, ridotti a dieci nel corso del Cda di settembre. La nuova dirigenza dovrà occuparsi in primo luogo del bilanciamento dei poteri con la partner Renault, proprietaria del 43% del costruttore nipponico e intenzionata a rivedere la proposta di fusione avanzata dalla Fiat Chrysler, le cui trattative si sono arenate in giugno. A differenza della Nissan - concentrata a incrementare la propria autonomia - la dirigenza della casa transalpina ha lasciato una porta aperta al progetto, e secondo la stampa giapponese è lecito attendersi un cambio di direzione nelle valutazioni di insieme del gruppo. L’inizio del processo giudiziario all’ex numero uno Carlos Ghosn, non previsto prima dell’inizio del prossimo anno, potrebbe sollecitare un confronto tra i due partner industriali, velocizzando una revisione del prospetto di sinergia con Fca. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero