NEW YORK - Tesla sta iniziando a programmare una nuova automobile elettrica, interamente disegnata e prodotta in Cina, ma destinata al mercato mondiale. Il creatore...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La casa cerca un direttore del design e un assistente da affiancargli, un manager creativo, tecnici del software e specialisti dei materiali video. Tutto lascia pensare che la fase progettuale sia arrivata ad un punto critico, e che l’idea stia per trasformarsi in realtà. L’attesa è per un modello che abbassi ancora una volta il costo di acquisto di una vettura del gruppo, in virtù della scala globale che la produzione ha ormai raggiunto, e dell’accesso ai costi ridotti nel mercato cinese. Le azioni della Tesla da cinque mesi stanno veleggiando sulla cresta di un’onda che secondo gli analisti finanziari sarebbe stata di breve durata, prima di avvitarsi in una caduta precipitosa.
A dispetto di tali previsioni, la sua Ascesa sembra inarrestabile. A metà marzo la capitalizzazione della società quotata in borsa era meno di un quinto di quella attuale. Nella classifica globale dei costruttori il marchio valeva la metà della Toyota, e sentiva il fiato al collo della Volkswagen. Oggi è non solo e di gran lunga la prima della lista, ma il titolo è entrato a forza nello Standard & Poor’s 500, con il risultato di liberare gli investitori istituzionali dal vincolo che vietava loro l’acquisto. Si è reso necessario un frazionamento delle azioni: cinque per una, per ridurre il valore perennemente in ascesa, e che ieri ha toccato brevemente i 1.900 dollari per una cedola.
Il valore di riferimento, anche per gli osservatori più scettici del mercato, i quali continuano a raccomandare la vendita delle azioni, è ora a 1.200 dollari, rispetto ai 300 dell’inizio dell’anno. Nel mercato statunitense la novità dell’anno è l’apertura del nuovo cantiere ad Austin, in Texas, dove il prossimo mese inizierà la costruzione di una fabbrica che offrirà cinquemila posti di lavoro. Un investimento cruciale in un anno elettorale, destinato a procurare all’imprenditore sud africano – statunitense grandi vantaggi dalla scena politica locale e da quella di Washington.
L’assegnazione del progetto al Texas è giunta alla fine di un percorso controverso, nel quale Elon Musk aveva minacciato più volte di portare l’investimento fuori dal paese. Novità di rilievo sono in arrivo anche in campo tecnologico. Musk ha scritto su Twitter negli ultimi giorni che il software dell’autopilota, già inserito negli ultimi modelli ma limitato artificialmente in attesa di omologazione, è stato radicalmente ridisegnato, e comporta ora un salto di livello gigantesco.
«Io lo uso già in modo sperimentale sulla Tesla S che mi porta ogni giorno al lavoro, con rarissimi interventi manuali» ha confessato. La divulgazione al pubblico è promessa tra sei e dieci settimane, e l’inserimento sulle nuove vetture tra tre mesi. Il sogno di una guida ininterrotta da Los Angeles a New York, realizzata dallo stesso Musk anni addietro per mostrare lo stato avanzato della ricerca dietro le sue automobili, potrebbe presto divenire realtà per i possessori delle auto del gruppo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero