ZELTWEG - Sergio Marchionne irrompe nel Red Bull ring e infiamma l’immediata vigilia del Gran premio d’Austria di Formula 1. Il presidente della Ferrari ha voluto...
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«Ho visto l’incidente di Baku solo il giorno dopo, a Maranello: diciamo che era da evitare. Ma Vettel ha pagato. Adesso è il momento di lasciarlo in pace. Ha avuto 10 secondi di stop, che con l’entrata ai box sono diventati 30 e un impatto pesante. Più che una gara sembrava il Colosseo: non dimentichiamo che abbiamo perso la seconda macchina alla seconda curva, per un comportamento non corretto. Non so chi si sia comportato bene e chi no». Il presidente della Ferrari sottolinea una volta di più come la scuderia modenese sia in lizza per il Mondiale e come questo obiettivo sia al centro del progetto.
«I piloti, il loro Mondiale, hanno un valore essenziale per loro. Il Campionato costruttori è il riconoscimento che vale. Il Mondiale? Spero non sia un tabù. Siamo pronti a giocarcela. La cosa importante ora è finire il lavoro cominciato l’anno scorso. Sono contento del lavoro svolto e dello sviluppo della vettura e ci aspettiamo molto da Monza». Alla domanda sul possibile ritorno di Fernando Alonso a Maranello, Marchionne taglia corto: «Può darsi sia stato lui ad avere questo desiderio. Non ho riscontrato interesse da parte nostra; nel caso di Verstappen, non abbiamo firmato niente». Immediata la replica dell’ex ferrarista, costretto al ritiro dopo pochi giri del Gp austriaco: «Fino a settembre non penso al futuro, e con un mondiale in ballo e il primo pilota in vantaggio è giusto che la Ferrari pensi alla stabilità: mi auguro arrivi fino in fondo in questa posizione di classifica», le parole dello spagnolo.
E a proposito di stabilità, Marchionne ha parlato anche di Raikkonen. «Gli voglio un gran bene, ma deve lavorare ancora - le parole del presidente Ferrari -. Un ragazzo bravo s’impegna, deve fare un grandissimo lavoro adesso. la cosa importante è proteggere la possibilità di vincere il campionato».
Il Messaggero