Le Mans, doppietta Audi alla 24 Ore: è il 13° trionfo in 15 anni, terza Toyota

I Vincitori con il boss di Audi Motorsport Ullrich
LE MANS - La 24 Ore, “Land of quattro”. Nuova doppietta Audi alla gara automobilistica più importante del mondo. Dopo una corsa entusiasmante e piena di...

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LE MANS - La 24 Ore, “Land of quattro”. Nuova doppietta Audi alla gara automobilistica più importante del mondo. Dopo una corsa entusiasmante e piena di ribaltoni, la casa di Ingolstadt piazza entrambe le sue due R18 e-tron quattro rimaste in gara sui gradini più alti del podio.



Poteva andare addirittura meglio se l’astronave numero 3 in quel momento guidata dall’italiano Marco Bonanomi non fosse stata centrata in pieno rettilineo dalla Ferrari 458 di Byrd, mentre procedeva lentamente sotto il diluvio con le gomme slick. Il podio tutto tedesco e sfuggito al gruppo di Wolfsburg nelle battute finali a causa dei problemi accusati dalle 919 Hybrid, la migliore delle quali (la numero 20 con in equipaggio l’ex pilota della Red Bull Mark Webber) era stata anche in testa e, soprattutto, guidava il gruppone quando mancavano un paio d’ore alla bandiera a scacchi.

Sul podio è salita così la Toyota che, al terzo anno consecutivo di partecipazione e con una belva da mille cavalli (la TS 40 era la vettura più potente dello schieramento) puntava alla vittoria assoluta. La numero 7 aveva conquistato la pole ed ha quasi sempre guidato con grande autorità la gara fino all’alba quando è stata tradita da un sensore che ha mandato in tilt il complesso impianto elettrico (ci sono due propulsori a batterie e un supercondensatore per l’accumulo di energia). Ferma l’auto giapponese (l’altra era stata coinvolta nell’incidente fra l’Audi e la Ferrari perdendo diversi giri a box per le riparazioni), sembrava fatta per le due Audi che invece venivano ripetutamente fermate per guasti meccanici (l’affidabilità delle vetture degli Anelli a Le Mans è proverbiale): su entrambe è saltato il turbocompressore, ad una ha ceduto anche un iniettore.


Per la casa tedesca è la quinta vittoria di fila, la numero 13 negli ultimi 15 anni. Ora è a sole tre lunghezze dal record assoluto (16) dei cugini della Porsche. Dopo le prove in cui le Audi sembravano puntare più sulla costanza che sulla velocità, in gara le R18 sembravano prendere confidenza con se stesse man mano che le ore passavano. Ad un tratto il ritmo delle e-tron appariva insostenibile per tutti gli altri e Lotterer con la numero 2 poi vincitrice in rabbiosa rimonta sulla 919 Hybrid faceva segnare per ben due volte il giro più veloce, l’unico a scendere su 3’22”, un tempo che non avevano fatto nemmeno nelle qualifiche. Quarta la Rebellion del figlio di Alan Prost, quinta la Zytek-Nissan prima delle LMP2. Nelle GT trionfo della Ferrari 458 Italia della AF Corse guidata da Bruni-Fisichella-Vilander. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero