Le "aziendali" tirano il mercato tedesco, +16,6% in marzo. La quota delle elettriche sale al 15,7%. Alfa cresce in tripla cifra (+151%)

La Tonale trascina la crescita di Alfa Romeo in Germania
BERLINO – Con 281.361 immatricolazioni di auto nuove, la Germania ha chiuso bene il mese di marzo: +16,6%. Il primo trimestre è stato archiviato dalla Kba,...

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BERLINO – Con 281.361 immatricolazioni di auto nuove, la Germania ha chiuso bene il mese di marzo: +16,6%. Il primo trimestre è stato archiviato dalla Kba, l'Ufficio Federale dei Trasporti, con un 666.818 vetture targate, pari ad un aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, su livelli ancora relativamente bassi per il più grande mercato del Vecchio Continente. Il 15,7% delle consegne ha riguardato auto a zero emissioni (Bev): con 44.125 immatricolazioni la crescita è stata del 28%. Si tratta probabilmente di un mercato più “vero” dopo la modifica normativa che impone ai possessori di tenerla per almeno 12 mesi prima di rivenderla per non perdere il bonus, peraltro ridotto a confronto con il 2022.

L'annullamento degli incentivi per le plug-in ha fatto crollare le vendite di questi modelli: -38,5% con una penetrazione del 6%, ossia 16.776 macchine su un totale di 84.029 ibride (+11%). Il mercato è stato inevitabilmente spinto del comparto “aziendale”, che perderà completamente ogni forma di contributo pubblico da settembre (resta il diverso trattamento fiscale), indipendentemente dal tipo di alimentazione. I volumi di questo ramo sono cresciuti del 25,3% superando i due terzi del totale (67%). Le vendite attraverso il canale privati sono aumentate solo del 2,1%.

L'elettrificazione ha fatto volare marchi come Lynk & Co (+356% con 429 immatricolazioni) e Mg (+270% con 2.010 registrazioni: da inizio anno è a +179%, nessuno ha fatto meglio), mentre Tesla, che ha appena ufficializzato un nuovo record di consegne anche grazie alla Gigafactory tedesca vicino a Berlino, si è dovuta accontentare di una crescita dimezzata rispetto a quella del mercato (+8,2%), ma con una penetrazione del 3,1%. Da inizio anno il marchio creato da Elon Musk è comunque di poco fuori dalla Top 10 come progressione (+43,4%, sette volte la media).

Diversi brand sono schizzati in tripla cifra, a cominciare dall'italiana Alfa Romeo: +151% nel mese e +112% nel trimestre, ma con appena lo 0,2% di quota. Anche Suzuki (+113%), Rolls-Royce (+111% con 38 preziose unità consegnate) e Man (+101%) hanno visto lievitare i loro volumi. La rivale americana di Tesla, la Lucid Motors che sta per aprire uno showroom sulla via più rinomata di Düsseldorf, ha già venduto 6 auto, una in marzo, mentre le ambiziose cinesi Byd e Aiways sono arrivate rispettivamente a 7 e 18 nel mese e a 64 e 23 da gennaio in poi. Pochi, ma anche importanti, i costruttori che hanno perso terreno, fra questi Mitsubishi (-50%), Alpine (-48,5%), Honda (-45,4%), Lexus (-28,2%), Jeep (-25,9%), Renault (-24,4%), Ford (-11,2%), Kia (-6,8%) e Toyota (-5,3%).

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Il Messaggero