Lamborghini, numeri record: fatturato primo semestre a 1,33 mld, +30,6%. Ordini coprono già tutto 2023. Winkelmann: «Al via rivoluzione ibrida»

Stephan Winkelmann, presidente e ad di Automobili Lamborghini con la Urus
SANT’AGATA - Si è chiuso «il semestre migliore di sempre sotto il profilo di vendite, fatturato e profittabilità», per Lamborghini. È quanto...

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SANT’AGATA - Si è chiuso «il semestre migliore di sempre sotto il profilo di vendite, fatturato e profittabilità», per Lamborghini. È quanto comunica la stessa casa automobilistica bolognese che, nella prima metà del 2022, ha registrato consegne globali a quota 5.090 unità, con un incremento del 4,9%, sullo stesso periodo dello scorso anno mentre il fatturato ha raggiunto gli 1,332 miliardi in aumento del 30,6% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Il risultato operativo, viene evidenziato, ha fatto segnare un incremento, del 69,6% sul 2021 passando da 251 a 425 milioni. Il margine operativo ha invece raggiunto il 31,9%, superando il 24,6% raggiunto nello stesso periodo del 2021. «Chiudiamo un semestre straordinario - osserva Stephan Winkelmann, presidente e ad Automobili Lamborghini,- nonostante le continue incertezze date dallo scenario geopolitico. E le prospettive sono altrettanto positive: gli ordini raccolti coprono già tutto il 2023.»

Le consegne, sottolinea la Lamborghini, sono distribuite in maniera bilanciata su tutte e tre le macro-regioni in cui è presente: America, Asia Pacifico ed Europa-Middle East e Africa spartiscono rispettivamente il 34%, il 25% e il 41% dei volumi globali. Nel dettaglio, gli Stati Uniti si riconfermano il primo mercato (1.521 unità), seguiti da Mainland China-Hong Kong e Macao (576), Germania (468), Regno Unito (440) e Medio Oriente (282). Quanto ai modelli, il Super SUV Urus assorbe il 61% delle vendite, contro il 39% dei modelli supersportivi Huracán e Aventador, quest’ultima a fine produzione. Il 2022 di Lamborghini già visto una accoglienza molto positiva per la Huracán Tecnica, svelata ad aprile, ma soprattutto registrerà a metà agosto il face-lift della Urus, che sarà svelato a Pebble Beach, e a fine anno l’ultima versione della Huracan «che sarà anche l’ultima Lamborghini alimentata solo da un motore a scoppio». Lo afferma il presidente e ad di Lamborghini Stephan Winkelmann a margine della presentazione dei conti della casa di Sant’Agata ricordando che «è in arrivo la nostra ‘rivoluzione ibridà con la nuova Aventador, seguito nel 2024 dalla nuova generazione di Hurus e Huracan. Grazie a questo, puntiamo a raggiungere nel 2025 il target di abbattimento della Co2 di almeno il 50%, mantenendo al tempo stesso il nostro impegno di fornire sempre più performance».

L’ad ribadisce la «road map di Lamborghini sulle emissioni con una ibridizzazione crescente e il ricorso a carburanti sintetici, prima di passare all’elettrico sulla Urus e su un ipotetico quarto modello». «Abbiamo qualche anno per capire se la benzina sintetica avrà un futuro e per decidere» la strategia della prossima generazione di vetture, quella che debutterà dopo il 2026, osserva il manager che evidenzia la difficoltà di pianificare con il target dello stop Ue alle vetture endotermiche a partire dal 2035. «Certo, ai piccoli costruttori l’Europa dà una deroga di 12 mesi rispetto a quella scadenza ma per un costruttore come noi non significa nulla» osserva. «Dobbiamo fare le scelte giuste: ci piacerebbero i carburanti sintetici ma molte località abbatteranno le soglie di emissioni per l’ingresso molto prima del 2035. E noi produciamo macchine che devono essere omologate e accettate in tutto il mondo» conclude Winkelmann.

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Il Messaggero