In Italia scendono ancora le vendite di auto elettriche: -8,7% a gennaio. Motus-E, riordinare gli incentivi

La 500e è l'elettrica più venduta in Italia
 Per le auto elettriche suona «il campanello d’allarme del mercato italiano». Lo afferma l’associazione Motus-E rilevando che a gennaio le...

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 Per le auto elettriche suona «il campanello d’allarme del mercato italiano». Lo afferma l’associazione Motus-E rilevando che a gennaio le immatricolazioni sono andate giù dell’8,7% su base tendenziale «e il confronto con gli altri big europei è impietoso» visti i «continui progressi». Per questo è «fondamentale e improcrastinabile il tanto atteso riordino degli incentivi». Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, auspica che «il ministero delle Imprese e del Made in Italy convochi a breve il Tavolo Automotive e che arrivino buone notizie sul tanto atteso e improcrastinabile riordino degli incentivi», individuando anche nelle flotte aziendali «un canale che potrebbe contribuire a rivitalizzare il mercato nazionale della auto elettriche».

A gennaio, in particolare, si legge in un comunicato dell’associazione, le immatricolazioni delle vetture full electric si attestano a 3.333 unità; «in calo anche la quota di mercato delle auto a zero emissioni, che scende al 2,6% dal 3,4% del gennaio 2022». Guardando all’intero 2022, la Germania ha segnato un progresso delle immatricolazioni full electric del 32,3% (471.464 unità, quota di mercato al 18%), il Regno Unito del 40,1% (267.203 unità, share al 16,6%), la Francia del 25,3% (203.122 unità, share al 13,3%) e la Spagna del 30,6% (31.504 unità, share al 3,8%). Il tutto mentre in Italia lo scorso anno il calo è stato del 27,1% a 49.058 unità, con la quota di mercato delle elettriche scivolata sotto al livello della Spagna (3,7%). «Ô vero - conclude Naso - scontiamo ancora una certa carenza di veicoli da immatricolare e le incognite del contesto geopolitico hanno il loro peso ma osservando quello che succede negli altri Paesi è evidente che occorrano dei correttivi per non diventare l’unico grande mercato europeo di sbocco per i veicoli endotermici che non si vendono altrove». 

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Il Messaggero