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«Madrid è una città incredibile con un patrimonio sportivo e culturale impressionante e con l’annuncio odierno comincia un nuovo ed emozionante capitolo della Formula 1». Così il presidente e amministratore delegato del Formula One Group, Stefano Domenicali, all’arrivo al parco fieristico Ifema per la presentazione del Gran Premio di Formula 1 di Spagna, a partire dal 2026. La Formula 1 tornerà a Madrid. Nella città spagnola in passato si corse in nove occasioni su un tracciato permanente, mentre per la gara del futuro è stato previsto un circuito cittadino. «Il progetto di un circuito a Madrid è affascinante, colpisce per la sua energia ed ha al centro un’esperienza innovativa per i piloti e per i tifosi della F1. Dimostra che c’è un grande appetito in tutto il mondo per il nostro sport». Il presidente e Ceo della Formula 1, Stefano Domenicali, non ha dubbi sul valore aggiunto che il Gran Premio di Spagna, presentato oggi nella capitale, potrà apportare al sistema della competizione.
«In un momento in cui si percepisce Europa come un luogo che non è pronto per investire nel nostro sport, Madrid sta dimostrando che è preparata», replica.
Almeno 110.000 spettatori potranno assistere all’evento il primo anno, fino a 140.000 nel quinto. Il circuito si snoderà lungo i viali di Ifema e su un tratto di Valdebebas, vicino alla Cittadella sportiva del Real Madrid. Include “spazi inediti”, indica il pre-progetto, come un paddock coperto e climatizzato. «E importante che ogni circuito si diversifichi dagli altri» ha insistito Dominicali, assicurando che non sarà d’ostacolo all’eventuale rinnovo del contratto con il Gp di Barcellona-Catalunya, in scadenza proprio nel 2026. «Due Gp in Spagna? Perché no», ha concluso. La ministra spagmola dell’Educazione, formazione professionale e sport, Pilar Alegria, ha segnalato al presidente e Ceo della Formula 1, Stefano Domenicali, l’interesse del governo ad ospitare in Spagna due gran premi, a Madrid e a Montmelò a Barcellona, dopo l’annuncio che la capitale avrà un circuito semi-urbano a partire dal 2026. Lo segnala una nota del ministero, dopo l’incontro avuto a Madrid da Alegria con Domenicali, in cui si manifesta «l’interesse a lavorare a favore del concorso di due gran premi nel nostro Paese, così come già è avvenuto in passato e avviene in altri Paesi come Italia, Germania e Stati Uniti».
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