GM, Barra: « I “cyberattacchi” alle auto minaccia crescente, serve accordo tra case»

Gli attacchi di hacker diretti verso le auto, che sono sempre più connesse alla rete, diventerà un "problema di sicurezza pubblica" nei prossimi anni
DETROIT - Quello degli attacchi di hacker diretti verso le auto, che sono sempre più connesse alla rete, diventerà un "problema di sicurezza pubblica" nei...

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DETROIT - Quello degli attacchi di hacker diretti verso le auto, che sono sempre più connesse alla rete, diventerà un "problema di sicurezza pubblica" nei prossimi anni. Ad affermarlo durante il Billington Global Automotive Cybersecurity Summit, è stata Mary Barra, ad di General Motors, secondo cui serve una "alleanza" tra le varie case e i legislatori per combattere il problema.


"Un cyber incidente non è un problema solo per il fabbricante coinvolto - ha affermato Barra, riporta la rivista del Mit Technology Review -, è un problema per ogni produttore in tutto il mondo, è una questione di sicurezza pubblica". Al momento l'ipotesi che un malintenzionato prenda il controllo di un'auto è solo teorica, con diversi esperimenti fatti da esperti di cybersicurezza che ne hanno dimostrato la fattibilità.

Al momento gli attacchi reali si sono limitati ai furti, oltre 16 al giorno nella sola Londra, riporta Scotland Yard, e un dipendente deluso che ha bloccato 100 auto in una volta grazie a Austin, in Texas, ma la minaccia, ha sottolineato Barra, è reale.

"Gli scenari minacciosi sono in continua evoluzione - ha affermato - e gli attacchi diventano sempre più sofosticati ogni giorno". Sia la Alliance of Automobile Manufacturers, una associazione di 12 produttori, che la Association of Global Automakers hanno pubblicato di recente delel linee guida sulla sicurezza, in cui esortano tutte le case a mettere in comune i dati su questo argomento. Pochi mesi fa anche l'Fbi ha emesso un bollettino preoccupante, in cui si afferma che le automobili sono 'sempre più vulnerabili' agli hacker.
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Il Messaggero