Ferrari, spazio all’elettrificazione: 10 novità entro il 2022. Attesa la Purosangue, la prima a ruote alte del Cavallino

La nuova Ferrari Roma
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ROMA - Bella, certo. Ma guidare la nuova Ferrari Roma dev’essere un’autentica goduria. E tuttavia, anche chi potrà consentirsi il privilegio di spendere i 200.000 e passa euro previsti per l’acquisto, deve avere pazienza: il nuovo gioiello di Maranello non sarà disponibile, infatti, prima di giugno 2020. Impossibile anticipare i tempi, in quanto nella factory emiliana è in piena attuazione un piano articolato, denso d’impegni e novità di prodotto, che prevede l’arrivo di 10 nuove Ferrari entro la fine del 2022. Lo ha ricordato di recente l’ad Louis Camilleri confermando che sta procedendo nel migliore dei modi il piano di aggiornamento della gamma avviato nel 2019.

 

Il piano, com’è noto, ha comportato l’arrivo delle prime cinque nuove Ferrari sulle 15 previste entro il 2022. Nel corso del 2019 hanno anticipato la Roma, una dopo l’altra, le F8 Spider e Tributo, la 812 GTS e la SF90 Stradale, prima ibrida messa in produzione dopo la serie limitata de LaFerrari.
Non si sa ancora con certezza quando arriverà la Purosangue, primo Suv della storia Ferrari, destinato a segnare una svolta epocale. Probabilmente non lo vedremo prima della fine del 2021. Unica certezza – in base a quel poco che trapela – è che sarà diverso da tutti gli altri, e infatti in azienda non lo chiamano Suv ma, orgogliosamente, Fuv, e cioè Ferrari Utility Vehicle. In attesa di saperne di più, si profila una incoraggiante certezza: il 2019 si chiuderà per Ferrari con il segno +, ovvero con oltre 10.000 auto vendute nel mondo. Un record non inseguito in passato (per sottolineare l’esclusività e la desiderabilità di prodotti unici) ma ritenuto oggi indispensabile dal nuovo management.
Il trend positivo ha favorito anche l’andamento del titolo in Borsa e lascia ben sperare per il 2020. Che dovrebbe essere un anno di consolidamento, dopo la partenza lanciata del 2019. Tra le certezze, c’è sicuramente lo sviluppo dell’elettrificazione, avviata con la SF90 Stradale e sicuramente estesa, entro il 2022, al 60% della produzione.
 

Non ci sarà però una versione ibrida della Ferrari Roma appena presentata: lo ha detto chiaramente Michael Leiters, responsabile tecnico di Maranello, precisando che «il pianale modulare consentirebbe lo sfruttamento della soluzione ibrida, ma per questa macchina escludiamo che si faccia ricorso a questa tecnologia».

Ha confermato la scelta anche Galliera, numero 1 del marketing e della direzione commerciale, spiegando che «la Ferrari ha deciso di sorprendere il mercato con novità non prevedibili. Finora era dato per scontato l’arrivo di una spider dopo una coupé o di una versione racing dopo una stradale. Ora si cambia, vogliamo stupire con novità sorprendenti e, soprattutto, conquistare nuovi clienti, gente che finora non s’è avvicinata al nostro marchio, forse perché intimorita dalla fama di auto troppo potenti e troppo veloci per essere guidate da tutti».
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Il Messaggero