AMSTERDAM - «Se le condizioni del mercato fossero adeguate valuteremo l'aumento dei volumi di produzione in modo graduale nei prossimi anni», dice il presidente...
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Quello che è certo è che non perderemo mai il suo appoggio tecnico e resterà in consiglio anche in futuro. La sua esperienza è preziosa per i giovani, è una eminenza grigia della tecnologia». Marchionne conferma che l'obiettivo è «mantenere l'esclusività del brand Ferrari e rispettare quanto diceva Enzo Ferrari ”produrre un'auto in meno di quella che il mercato chiede”. Tuttavia - aggiunge - crediamo che la domanda di Ferrari sia robusta e crescente e coglieremo le opportunità offerte dal mercato.
Saremmo in grado di produrre 14.000 Ferrari, ma si deve aumentare la redditività in modo ponderato, Non vogliamo mettere a rischio l'esclusività». Accanto a Marchionne, resta in consiglio Piero Ferrari ed entrano John Elkann, Lapo Elkann, Patrizia Grieco (94,7%), Delphine Arnault e Adam Keswick. «Non se ne parla di spostare la produzione da Maranello», assicura Marchionne che conferma i target 2016: ricavi netti superiori a 2,9 miliardi di euro, 7.900 consegne incluse le supercar, indebitamento netto inferiore a 1,95 miliardi.
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Il Messaggero