Fenati, tribunale Federazione Motociclistica Italiana conferma sospensione

Romano Fenati
ROMA - Il tribunale della Federazione motociclistica italiana ha confermato la sospensione cautelare di Romano Fenati richiesta dal procuratore Antonio De Girolamo. Il pilota...

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ROMA - Il tribunale della Federazione motociclistica italiana ha confermato la sospensione cautelare di Romano Fenati richiesta dal procuratore Antonio De Girolamo. Il pilota ascolano, presente a Roma insieme al suo legale, dopo essere stato ascoltato ha lasciato il palazzo del Coni dribblando i cronisti presenti. La sospensione è stata decisa dopo quanto accaduto domenica durante la gara della Moto 2 del Gp di San Marino quando Fenati, dopo una serie di contatti con Stefano Manzi, in pieno rettilineo ha tolto la mano sinistra dal manubrio per tirare la leva del freno anteriore del rivale.


A Fenati viene contesta la violazione dell’articolo 1.2 del regolamento di giustizia della Fmi secondo cui «gli affiliati ed i tesserati, comunque soggetti all’osservanza delle norme federali, devono tenere una condotta conforme ai principi della lealtà, della probità e della rettitudine sportiva in ogni rapporto di natura agonistica, economica, sociale e morale, con l’obbligo preminente di astenersi da ogni forma di illecito sportivo, dall’uso di sostanze vietate, dalla violenza sia fisica sia verbale, dalla commercializzazione e dalla corruzione». Il Tribunale federale, presieduto dall’avvocato Luigi Musolino e composto dagli avvocati Gloria Branchere Paolo De Matteis, all’esito dell’audizione odierna ha confermato l’ordinanza applicativa della sospensione cautelare sia dall’attività sportiva che dall’attività federale emessa nei confronti del pilota marchigiano su richiesta del procuratore federale Antonio De Girolamo.

Il procedimento disciplinare e le relative tempistiche sono ora rimessi al procuratore federale che entro due mesi espleterà eventuali ulteriori indagini preliminari. Durante questo periodo, la misura cautelare rimane in vigore. Il procedimento disciplinare seguirà quindi il suo corso all’esito del quale lo stesso De Girolamo deciderà se deferire Fenati al Tribunale federale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero