Fca, Marchionne: «Rally del titolo? Adeguamento al raggiungimento target 2018. Forse debito azzerato nel 2^ trimestre»

Sergio Marchionne, ceo di Fca
DETROIT - Il rally di Fiat Chrysler Automobiles in borsa è dovuto a un «adeguamento della valutazione del titolo con il raggiungimento dei target» del piano...

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DETROIT - Il rally di Fiat Chrysler Automobiles in borsa è dovuto a un «adeguamento della valutazione del titolo con il raggiungimento dei target» del piano industriale al 2018. Lo ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles. Parlando in conferenza nell’ambito del North American International Auto Show, il top manager italo-canadese ha spiegato che «il rally è almeno in parte dovuto al fatto che c’è stato un grandissimo lavoro sul raggiungimento degli obiettivi presentati nel 2014 con il piano.


La maggior parte delle persone che erano presenti, sono uscite dalla presentazione non credendo fosse fattibile. Non ho alcuna indicazione negativa sul 2017, confermiamo i target del 2017 e del 2018». Marchionne ha escluso che ci siano qualcuno che stia comprando a piene mani il titolo perchè magari voglia poi fare la corta a Fca: «Ci sono metodi più facili per farci la corte».

«Il mercato è cambiato moltissimo. in termini di utilizzo di cassa, credo sia più intelligente ricomprare azioni [con un buyback, ndr] che pagare dividendi». Lo ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles. Parlando in conferenza nell’ambito del North American International Auto Show, il top manager italo-canadese ha spiegato che «quando arriverà il momento di utilizzare tutta questa cassa accumulata in Fca, specialmente se le quotazioni del titolo saranno a questi o a livelli più alti, dal punto di vista finanziario non varrebbe la pena pagare il dividendo».

Fca punta ad azzerare il debito già nel secondo trimestre 2018, anticipando quindi la scadenza rispetto agli obiettivi. lo ha annunciato Marchionne, affermando «Se riusciamo ad anticipare torniamo tra i buonì», indicando come speranza «quello di farlo nel secondo trimestre di quest’anno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero