Fca, aprirà nuova fabbrica in Usa dedicata a Grand Cherokee a 7 posti. No comment del gruppo

Fca, aprirà nuova fabbrica in Usa dedicata a Grand Cherokee a 7 posti. No comment del gruppo
NEW YORK - Convertire una fabbrica di motori inutilizzata dal settembre 2012 in uno stabilimento di assemblaggio in cui produrre il modello 2021 del Grand Cherokee con tre file di...

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NEW YORK - Convertire una fabbrica di motori inutilizzata dal settembre 2012 in uno stabilimento di assemblaggio in cui produrre il modello 2021 del Grand Cherokee con tre file di sedili. È questo il piano di Fiat Chrysler Automobiles a Detroit, la capitale americana del settore delle quattro ruote. Lo riferiscono vari organi di stampa ma il gruppo, contattato, non ha voluto commentare. Se i rumor saranno confermati (un annuncio potrebbe arrivare la settimana prossima), la fabbrica rinnovata chiamata Mack II rappresenterebbe la prima nuova linea di assemblaggio ad aprire a Detroit in 27 anni. La mossa - apparentemente destinata a creare 400 posti di lavoro - sarebbe una delle prime di rilievo a essere firmata dal Ceo Mike Manley, che ha eredito l’incarico dallo storico numero uno Sergio Marchionne lo scorso luglio poco prima dell’annuncio del suo decesso. La mossa non avrebbe una valenza solamente simbolica in una Detroit che nel 2008 fu messa in ginocchio dall’ultima crisi.


Dimostrerebbe che Fca si muove in controdentenza rispetto per esempio a General Motors, il primo produttore americano di auto che la settimana scorsa ha annunciato tagli di quasi 15mila posti di lavoro in Nord America e la chiusura di cinque fabbriche (quattro in Usa e una in Canada); per questo il presidente Donald Trump non ha esitato a criticare il gruppo e i legislatori americani negli ultimi due giorni hanno chiesto chiarimenti alla Ceo Mary Barra. Oltre a incassare potenziali congratulazioni da parte di Trump, con la nuova fabbrica Manley si troverebbe in una posizione di vantaggio in vista delle trattative che inizieranno l’anno prossimo con il sindacato americano dell’auto United Auto Workers e volte a rinegoziare i contratti. Se ieri Barra ha spiegato ai legislatori che i suoi piani aiuteranno Gm a migliorare la sua capacità produttiva, quello per Fca non sembra un problema in Nord America: come notato dagli analisti di LMC Automotive, la capacità di utilizzo degli impianti di Fca è al 92% contro l’81% di Ford e il 72% di Gm. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero