MANAMA - Power units semplificate, più economiche e affidabili. Budget cap con una riduzione dei costi e una diversa redistribuzione dei profitti. Nuove regole tecnico...
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Per quanto riguarda i motori si punta a power units meno costose, più semplici e in grado di sprigionare una maggior potenza riducendo il ricorso alle penalità in griglia. Avanti anche con la tecnologia ibrida. Il tutto coinvolgendo nuovi costruttori. Alla voce costi Liberty Media propone un tetto che consenta comunque alla F1 di rimanere al top come tecnologia. Per quanto riguarda il capitolo ricavi, il gruppo statunitense apre a un maggior bilanciamento con ricavi basati su meritocrazia e risultati in pista. Per quanto riguarda il riconoscimento dei team “unici e storici” devono e saranno ancora riconosciuti. Infine il regolamento tecnico e sportivo che dovrà garantire più occasioni di sorpasso ma anche di equilibrio in gara: restando fermo il ruolo della tecnologia ingegneristica si dovrà comunque essere predominante l’abilità del pilota.
Le monoposto sono e resteranno diversificate tra loro mantenendo differenze legate all’aerodinamica, sospensioni e performance delle power unit. Comunque, tutto quello che non è rilevante per i tifosi deve essere standardizzato. Per concludere la “governance” che dovrà essere semplificata. «La Formula 1 è uno sport ricco di storia. Vogliamo preservare, proteggere e valorizzare questa storia sprigionando il potenziale presente in F1, mettendo i fan al centro di uno sport più competitivo e più eccitante -spiega Chase Carey, presidente e Ceo della F1-. Siamo guidati da un unico desiderio, creare il marchio sportivo leader a livello mondiale. gli appassionati al centro, il successo commerciale, redditività per i team e innovazione tecnologica saranno il cuore del progetto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero