ROMA - Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha ricevuto ieri in Via Veneto i vertici della Fiat e al termine dell’incontro entrambe le parte hanno mostrato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono figlio di un ex dipendente Fiat, incontrare questi personaggi un po’ mi commuove - ha dichiarato Zanonato - è stata un’ora di piacevolissima conversazione. Non sono state fatte strategie, ma gli impegni e gli atteggiamenti di Marchionne sono stai confortanti». Una nota diffusa dal ministero riporta che Zanonato, Marchionne e John Elkann «hanno concordato sul fatto che l’italianità di Fiat è un valore aggiunto importante per le strategie di proiezione internazionale dell’azienda che rappresenta uno dei marchi più importanti del made in Italy nel mondo». I manager hanno ribadito che «non verrà chiuso alcuno stabilimento nel nostro paese, verranno mantenuti i livelli occupazionali nonostante la fase di forte difficoltà che il mercato dell’auto sta attraversando a livello nazionale ed europeo».
Un percorso comune. Proprio su questo punto è nato uno spunto di collaborazione che vedrà impegnati il governo e la Fiat sul fronte della tutela e del rilancio del comparto automobilistico italiano. «L’incontro è andato benissimo, perfettamente», ha commentato Marchionne che ha invitato il ministro a visitare il nuovo stabilimento di Grugliasco dove nascono le Maserati: un asset fondamentale della strategia che prevede una virata verso i modelli premium realizzati per facilitare le esportazioni soprattutto fuori dall’Europa. Positivo il commento del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «Queste conferme fanno solo piacere». A sua volta il leader Uil, Angeletti, che nei prossimi giorni incontrerà Marchionne, fa sapere: «Noi lo sapevamo già». Contro invece Landini della Fiom: «Meno reverenza, servono fatti e accordi scritti». Piazza Affari ha gradito l’evolvere della situazione e il titolo Fiat ha guadagnato il 3,3% tornando per la prima volta dall’agosto 2011 sopra 6 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero