E-xperience decolla, la Hertz punta forte sulle auto ecologiche

E-xperience Hertz
Anche il rent-a-car vira verso l’elettrico e Hertz presenta E-xperience, il prodotto che promette di rendere facile e premium il noleggio auto a zero emissioni mettendo a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Anche il rent-a-car vira verso l’elettrico e Hertz presenta E-xperience, il prodotto che promette di rendere facile e premium il noleggio auto a zero emissioni mettendo a disposizione modelli come DS3 E-tense, Fiat 500e, Peugeot e2008, Polestar 2 e Tesla Model 3 insieme a Renault Kangoo EV e Nissan TownStar EV. Proprio i commerciali sono stati nel 2014 i primi mezzi elettrici nella flotta Hertz e sull’esperienza accumulata si basa E-xperience che ha alle spalle anche un piano industriale imponente. La società americana infatti ha già siglato accordi per acquisire 65mila Polestar, 100mila Tesla (4,2 miliardi di dollari di valore) e 175mila veicoli elettrici da General Motors. E, stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Hertz Italia, Massimiliano Archiapatti, l’elettrico inflottato è già «meno del 20%, con una proiezione significativa» e l’obiettivo è di fungere da «motore del cambiamento e porta di accesso per l’elettrico».



Nel piano c’è anche l’infrastruttura di ricarica: già l’85% delle stazioni di noleggio di proprietà di Hertz sono fornite di colonnine. Trattasi dunque di strategia per conquistare un vantaggio sui concorrenti basandosi su facilità di utilizzo, comodità della ricarica e trasparenza dei costi. Ogni vettura elettrica viene fornita di un portachiavi magnetico (token) che permette di accedere al 98% delle colonnine pubbliche, individuabili attraverso un’app, e pagando a consuntivo l’energia senza bisogno di card e registrazioni e senza sovraprezzi alle tariffe praticate dai diversi operatori. Hertz si impegna a consegnare la vettura con almeno l’80% di ricarica e chiede che sia riconsegnata con almeno il 75% e, se il cliente non ha il tempo di rifornirla, può acquistare l’opzione Charge Purchase Option (CPO). Così come per l’acquisto, la barriera da abbattere è psicologica perché il cliente non lo sa, ma è già pronto per l’elettrico: due terzi dei noleggi si chiudono con meno di 300 km e dunque non ci sarebbe neppure l’incombenza di attaccare l’auto alla spina.

I primi dati di utilizzo dicono inoltre che le auto elettriche non superano i 170 km giornalieri e i 250 km nei fine settimana mentre la percorrenza media settimanale è di 700 km. Al momento nelle richieste prevalgono il segmento business e le stazioni cittadine dove la società americana vanta tradizionalmente una presenza superiore alle concorrenti. La tendenza tuttavia vede un riequilibrio con le stazioni di noleggio aeroportuali e i clienti leisure.


Lo scenario dunque è in evoluzione ed Hertz, oltre a prevedere l’introduzione di nuovi servizi e di altri modelli in flotta, vede anche margini di crescita. Ad esempio, il 65-70% dei clienti privati di E-xperience guida già elettrico e saranno sempre di più quelli che vorranno guidare elettrico anche lontano da casa e in vacanza. Per le aziende invece si assiste ad una contraddizione: le politiche ESG (Environmental, Social and Governance) spingono verso l’adozione dell’auto elettrica, viceversa le travel policy spesso impediscono al personale in viaggio di prendere a noleggio modelli dotati di autonomia e velocità di ricarica elevate che sarebbero necessarie per le loro esigenze, ma hanno un prezzo premium e rappresentano un benefit concesso solo a quadri e dirigenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero