VALENCIA - Ricordate la Honda 750 Four? Rieccola. Più potenza, più tecnologia, più tutto... ma stesso fascino. Era il 1969 quando la CB 750 Four arrivò sul mercato segnando in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo stile. Ogni dettaglio è stato studiato per rievocare un glorioso passato: il faro ampio e tondo, il serbatoio a conchiglia (appena appena assottigliato per permettere anche al pilota seduto al posto di guida di guardare le affascinanti teste del motore), i fianchetti con vernice argentata, la strumentazione dall’aspetto classico, la sella perfettamente sagomata, i parafanghi cromati, e poi, veramente bellissimo da vedere lo scarico 4 in 2 in 1, una sciccheria che rievoca in maniera fortissima le sensazioni della moto di un tempo.
Il motore. Per questa moto la Honda ha voluto progettare un propulsore completamente nuovo: un 4 cilindro bialbero a camme in testa di 1.140 centimetri cubici. Grazie allo spazio disponibile la distanza tra le teste è stata volutamente ampliata per sottolineare la sua imponenza. Anche le alette sono state studiate con particolare cura: sono di soli 2 millimetri di spessore e per realizzarle è stato necessario un processo di pressofusione appositamente studiato. In raffreddamento ad aria è “aiutato” da un piccolo radiatore dove circola olio: il risultato è ragguardevole: 90 cavalli con un picco di coppia di 93 N/m disponibili a soli 5.000 giri. E proprio la disponibilità della coppia anche alle marce alte si è fatta apprezzare moltissimo sui saliscendi della provincia valenciana: la nuova CB 1100 anche in quinta riparte che è un piacere. Il resto lo fa l’efficienza dell’iniezione elettronica che utilizza corpi farfallati da 36 millimetri: il risultato più evidente si legge dai consumi, 18,2 chilometri con un litro di carburante.
Il telaio. Sportiva quanto basta, turistica quando serve, Per assecondare tutte queste esigenze è stato progettato un telaio a doppia culla classico dove il motore è alloggiato tramite quattro attacchi rigidi e due di gomma. Una soluzione che consente di avere una buona rigidità e un piacere di guida notevole anche quando la moto si utilizza su lunghi percorsi: basti pensare che l’altezza della sella è di soli 795 millimetri dal suolo. La perfetta equilibratura è stata raggiunta con i cerchi in alluminio a cinque razze da 18 pollici su cui sono montati pneumatici 110/80 e 140/70. Anche per quanto riguarda le sospensioni la scelta è caduta sul classico: forcella telescopica con steli da 41 millimetri; due ammortizzatori sul posteriore: il precarico è sempre regolabile. Moto bella, confortevole e anche sicura. L’impianto abs di serie è composto da due dischi anteriori da 296 millimetri con pinze a tre pistoncini, e da un disco posteriore da 256 millimetri con pinza a singolo pistoncino. Naturalmente l’impianto dispone della frenata combinata: col freno posteriore si agiste sulla ruota posteriore e un pochino anche sulla ruota anteriore; con il freno anteriore si agisce, invece, solo sulla ruota anteriore.
Il prezzo. Per possedere questo gioiello che riempie il garage ma anche il cuore occorrono 10.800 euro. Il prezzo è franco concessionario e la scelta può avvenire su soli due colori: rosso e bianco. La moto sarà disponibile in Italia da fine febbraio; è già in vendita in Giappone e sta avendo un notevole successo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero