Dakar, l'aggiornato Hunter T1+ del Bahrain Raid Xtreme sviluppato della Prodrive affidato a Loeb, Roma e Terranova

L'Hunter T1+ del Bahrain Raid Xtreme
ROMA – La Dakar è di nuovo l'ambita preda della scuderia Bahrain Raid Xtreme che sfida le dune con l'aggiornata variante del buggy Hunter T1+ (cacciatore)...

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ROMA – La Dakar è di nuovo l'ambita preda della scuderia Bahrain Raid Xtreme che sfida le dune con l'aggiornata variante del buggy Hunter T1+ (cacciatore) sviluppato dalla Prodrive che prevede anche una declinazione stradale. Al volante delle tre vetture da competizione il team ha confermato sia “il cannibale”, ossia Sébastien Loeb (#211), sia Nani Roma (#204), che si è già imposto due volte nel rally più duro al mondo (una in moto e una in auto).

Da poco ha annunciato anche un terzo equipaggio, che sarà composto dall'argentino Orlando Terranova (due quinti posti come migliori piazzamenti alla Dakar) e dal navigatore Daniel Oliveras Carreras (#221). Tra le novità del fuoristrada da corsa ci sono le dimensioni degli pneumatici, passati da 32 a 37 pollici, e dei cerchi, prima da 16 e adesso da 17 pollici. Per alloggiare le nuove gomme che dovrebbero evitare i problemi dello scorso anno il veicolo è stato allargato di 30 centimetri.

La nuova versione ha una presenza su strada, pardon, sulla sabbia, di 2,3 metri. L'escursione delle sospensioni è lievitata di conseguenza, da 280 a 350 millimetri. La capacità del serbatoio è di 500 litri. Per il design del buggy per la Dakar che parte il primo gennaio in Arabia Saudita la scuderia si è affidata a Ian Callun, una “matita” che ha lavorato non solo per l'Ovale Blu e per Aston Martin, ma che è stata per vent'anni, fino al 2019, a capo delle linee della Jaguar.

Il fuoristrada a trazione integrale della Prodrive impiegato dal team del Bahrein misura 4,5 metri di lunghezza e monta un motore di derivazione Ford (il biturbo V6 da 3.5 litri), naturalmente adattato, alimentato con carburanti bio. Per regolamento la potenza del buggy è limitata da 406 cavalli (500 per la versione stradale che dovrebbe costare attorno a 1,2 milioni di euro), con una coppia di 700 Nm. La squadra è ambiziosa e ha un progetto pluriennale, tanto che lo stesso Roma aveva dichiarato di essere «appena all'inizio del percorso» dopo il quinto posto dello scorso gennaio con il nuovo veicolo. La revisione del regolamento, che ha permesso modifiche importanti per i buggy 4x4, dovrebbe contribuire a rendere il buggy ancora più competitivo.

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Il Messaggero