BOLOGNA - Il settebello è servito. Sono state scelte le sette finaliste del premio Car of The Year 2020. Tra queste, il prossimo marzo, una giuria specializzata di 60...
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Fra le sette finaliste 2020, Peugeot 208 e Renault Clio sono dirette rivali nel campo delle auto cittadine. Però giocano carte diverse nel proporsi sul mercato: la Peugeot 208 punta su un design innovativo e su motorizzazioni esclusive: è l’unica auto del segmento B che sullo stesso pianale permette di scegliere a piacere fra propulsore benzina, diesel o anche elettrico. Viceversa, la Renault Clio rappresenta un affinamento estremo della conosciuta Clio di cui conserva le caratteristiche che l’hanno resa vincente nelle precedenti generazioni. Con il valore aggiunto di sistemi di guida assistita e della motorizzazione ibrida.
Il propulsore Hybrid è anche il cavallo di battaglia della Toyota Corolla, che fu la prima a lanciare nel mondo questa tecnologia ormai vent’anni fa e nell’attuale versione si distingue per l’originalità del design. La Ford Puma invece è la prima crossover di Ford nel segmento B compatto. Un modello dal design accattivante che unisce il vantaggio delle dimensioni compatte di un’auto cittadina e la versatilità di uno sport utility con geniali soluzioni per migliorare la vita a bordo e una linea seducente. La BMW serie 1 è la versione rinnovata del più compatto dei modelli del marchio tedesco; richiama il design esteriore delle precedenti Serie 1 ma nasconde sotto la carrozzeria la grande novità della trazione anteriore: una scelta controcorrente per BMW. Infine le due elettriche: Porsche Taycan e Tesla 3, due vetture accomunate dal propulsore azionato da batterie ma davvero agli antipodi fra loro.
La Taycan è l’auto con cui Porsche ha dimostrato che anche utilizzando il motore elettrico si può realizzare una vera supercar di elevate prestazioni: è potente (fino a 760 cavalli) ma ad emissioni zero. La Tesla 3 invece è l’auto più esotica del gruppo. Rappresenta la grande scommessa di Elon Musk: l’elettrica popolare di taglia media con cui invadere il mercato europeo e convincere gli automobilisti della superiorità della propulsione a batteria. Nel nord Europa c’è già riuscito.
La vincitrice fra le sette finaliste è destinata ad assumere un ruolo da protagonista sul mercato. Perché il premio Auto dell’Anno è un po’ l’equivalente degli Oscar per il mondo del cinema. La vera differenza fra gli oscar del cinema e l’Auto dell’Anno è che in quest’ultimo caso la votazione è trasparente: ogni giurato assegna pubblicamente il proprio voto e poi esprime le proprie motivazioni per la scelta sul sito internet www.caroftheyear.org. È un dettaglio importante perché trattandosi di auto in libera vendita, i giudizi dettagliati di esperti giornalisti del settore su ciascuna di queste automobili diventano anche indicazioni utili in prospettiva per i clienti che nel 2020 valuteranno l’acquisto di una di queste auto.
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Il Messaggero