Boom furti navigatori, nel mirino quelli delle auto a noleggio ed aziendali. A Milano il primato

Un ladro in azione
ROMA - Navigatori satellitari nel mirino dei ladri. L'ultima frontiera dei furti relativi alle auto a noleggio diffuse sul territorio nazionale riguarda infatti proprio questi...

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ROMA - Navigatori satellitari nel mirino dei ladri. L'ultima frontiera dei furti relativi alle auto a noleggio diffuse sul territorio nazionale riguarda infatti proprio questi dispositivi integrati nelle plance che racchiudono i sistemi di info-intrattenimento di ultima generazione.


Negli ultimi quattro anni si è registrata una escalation del fenomeno di sottrazione di queste apparecchiature hi-tech che, una volta portate via dalle auto, vengono rivendute, anche online, sul mercato nero dei pezzi di ricambio. Nel mirino soprattutto il Nord Italia con Milano che detiene il triste primato della provincia con il maggior numero di casi criminali registrati.

È quanto emerge da un rapporto realizzato per conto di Aniasa, l'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici, che all'interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità (noleggio veicoli a lungo termine, rent-a-car, car sharing, fleet management e servizi di infomobilità e assistenza nell'automotive).

Il rapporto, che sarà presentato dall'associazione il prossimo 29 maggio a Milano, sottolinea che nel 2016 i furti di navigatori delle auto a noleggio sono aumentati salendo a quota 1.811 per un valore complessivo di oltre 9 milioni di euro, nel 2015 erano stati 1.676. Solo nel primo semestre del 2017, sono stati quasi 850 i navigatori sottratti dalle auto per un costo complessivo di oltre 4,5 milioni di euro.

La zona dove questo fenomeno è più ricorrente è sicuramente il Nord Italia (con 1.185 furti nel 2016), seguita dal Centro (377) e dal Sud (248). La provincia maggiormente coinvolta da questo fenomeno è Milano (933 furti nel 2016), seguita da Roma (265) e da Napoli (119). Nel mirino dei malviventi le auto dei brand premium con Bmw che guida la classifica con ben 1.580 episodi, a seguire Vw con 1.066 furti, Mercedes (378) e Audi (288). «Le sottrazioni, da una parte, alimentano il mercato nero dei pezzi di ricambio e, dall'altra, consentono ai ladri di entrare in possesso di sofisticati microprocessori, molto potenti e veloci, che vengono utilizzati per la clonazione delle carte di credito» ha precisato Giuseppe Benincasa, segretario generale di Aniasa.


«Il trend produce un impatto decisamente elevato sul settore: il dispositivo, infatti, a seconda del segmento di appartenenza del veicolo ha un costo variabile da 1.700 a 7.000 euro (per i veicoli premium). Senza contare il costo di ripristino dell'auto; i criminali per rubare il navigatore nel più breve tempo possibile danneggiano sensibilmente la parte centrale del cruscotto, compromettendo il cablaggio dei fili. Ci sono aziende del settore che per questo specifico fenomeno, sono arrivate a sostenere fino a 2 milioni di euro di danni». Il trend di crescita preoccupa gli operatori del settore: ''Nel caso dei veicoli aziendali - conclude Benincasa - ci troviamo spesso dinanzi a furti reiterati sullo stesso veicolo nel giro di pochi mesi. Dei complessivi 4.775 veicoli vittime di queste attività criminali ben 1.010 sono stati infatti colpiti più volte''. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero