Baglietto, varata la prima unità del T52, megayacht dislocante con inedito sistema di propulsione ibrida

Il Baglietto T52
LA SPEZIA - E’ stato varato a La Spezia il primo esemplare del Baglietto T52, megayacht dislocante che segna una svolta importante nella vita del cantiere controllato...

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LA SPEZIA - E’ stato varato a La Spezia il primo esemplare del Baglietto T52, megayacht dislocante che segna una svolta importante nella vita del cantiere controllato dal Gruppo Gavio: è infatti equipaggiato con un inedito sistema di propulsione ibrida che permette una modalità di navigazione più efficiente riducendo i consumi e l’impatto ambientale. In pratica l’apripista di un percorso verso una nautica sostenibile che Baglietto sta portando avanti con convinzione.

L’autonomia con modalità diesel-elettrico può arrivare – secondo le anticipazioni del cantiere - fino a 7.600 miglia con la possibilità di ormeggio all’ancora fino a 10 ore grazie al supporto delle sole batterie. I due motori MTU 16V2000M86 consentiranno poi di raggiungere la velocità massima di 17 nodi ed un’autonomia di 3.600 miglia.

Lo yacht appena varato è il primo di una flotta di 8 unità (tutte già vendute, con consegne programmate fino al 2026), che si distinguono – vale la pena sottolinearlo – non solo per l’introduzione della tecnologia ibrida, ma anche per lo stile degno della storia di Baglietto.

Firmate da Francesco Paszkowski Design le linee riprendono infatti gli stilemi classici della tradizione del cantiere spezzino, attualizzate in uno yacht dal sapore assolutamente contemporaneo e dalla personalità fortemente distintiva, mantenuta anche negli interni, alla cui realizzazione ha contribuito anche Margherita Casprini.

Il risultato è dunque un’imbarcazione in acciaio e alluminio di 52 metri, in grado di distinguersi per alcune caratteristiche di assoluta avanguardia, in linea con le esigenze di un mercato decisamente elitario. Ibrido a parte, di spicco sono le scelte fatte per assicurare il miglior contatto con il mare a barca ferma.

L’originale design della poppa aperta prevede un beach club disposto su 3 livelli e, come già sperimentato su altre imbarcazioni di Baglietto, una grande piscina presenta la particolarità della chiusura “a scomparsa”, grazie ad un pavimento con movimentazione up/down che permette di estendere ulteriormente lo spazio del ponte quando non in uso.

Le grandi finestrature a tutta altezza e apribili su tre lati del ponte superiore creano una piacevole zona lounge “al fresco” con area conversazione e zona pranzo godibile con qualsiasi situazione atmosferica. Il ponte sole lungo circa 24 metri, altro elemento connotante dello stile Baglietto, non teme confronti sul mercato di imbarcazioni di dimensioni e volumi similari, e conferma la tradizione degli yacht dislocanti del brand.

Per ora non sono state fornite anticipazioni sul numero di cabine destinate all’armatore, agli ospiti e all’equipaggio, ma è presumibile che a bordo del nuovo yacht di Baglietto si navigherà come su una nave da crociera, e forse anche meglio, usufruendo tra l’altro anche di tender, jet-ski, toys e quant’altro possa contribuire a fare della vita a bordo un’occasione di svago e piacere irripetibili.

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Il Messaggero