PARIGI - Tempi ancora più duri, in Francia, per gli automobilisti che posseggono o stanno per acquistare un’auto potente e quindi con elevate emissioni di CO2. Per il...
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Per valutare questa situazione basta evidenziare le emissioni di un modello molto diffuso in Francia, la Peugeot 3008 che nella versione 1.6 BlueHDi a gasolio Euro 6 GT Line 130 Auto con start&stop emette 105 g/km di CO2 - ed è quindi sotto al limite - mentre la variante a benzina 1.6 e-THP Allure 165 Auto con start&stop è a quota 129 g/km e paga quindi 330 euro di Malus. Non sempre le auto a gasolio risultano avvantaggiate: La Mercedes GLE 350d AMG 4-Matic Euro 6 con trasmissione G-Tronic a 9 rapporti emette 204 g/km di CO2 ed è dunque assoggettata al pagamento di 10.500 euro di tassa.
Poiché si tratta di una imposta da pagare annualmente - ricorda Autoactu.com - e che viene calcolata al momento della consegna della vettura e non del suo ordine, in Francia si attende una accelerazione delle immatricolazioni entro la fine dell’anno e del versamento in anticipo del Malus in quanto dal primo gennaio 2019 le auto saranno tutte omologate con i valori WLTP che sono notoriamente caratterizzati da emissioni più elevate rispetto alla precedente normativa NEDC. L’amministrazione francese comunicherà i valori del Bonus che premia i modelli “virtuosi” entro la fine dell’anno, mentre è confermato che la soglia del Malus scenderà per il 2020 di altri 3 g/km e per il 2021 ancora di 3 g/km, arrivando così a quella data a 111 g/km. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero