OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MILANO - Costi percepiti ancora troppo alti, conduzione e scarsa conoscenza delle tecnologie, sono i principali ostacoli che frenano la diffusione delle auto elettriche. Sono questi i risultati emersi da una nuova ricerca condotta da Areté (azienda specializzata in consulenza strategica) nel mese di ottobre, per indagare direttamente sul campo e a sei mesi di distanza da una precedente simile ricerca, la conoscenza e la propensione alla mobilità elettrica, in vista degli obiettivi fissati a livello europeo per il 2035. Per definire lo scenario generale, l’indagine ha verificato sul campo alcuni indicatori che rivelano molto degli attuali consumi di mobilità degli italiani: l’88% degli intervistati utilizza oggi una vettura con motore termico, anche se cresce la quota di quanti si si affidano alle soluzioni alternative (il 9% ha scelto l’ibrido e il 2% il full electric). Ancora 6 italiani su 10 non hanno mai utilizzato, né provato una vettura elettrica.
Tra coloro che l’hanno testata, l’87% esprime un giudizio positivo, apprezzandone la silenziosità, la dotazione tecnologica di bordo, la comodità d’uso in città, il cambio automatico e l’accelerazione immediata.
Inoltre, sempre secondo i dati raccolti da Aretè, quasi la metà degli italiani (45%) ritiene che lo scenario fissato dagli obiettivi del FIT for 55, stando ai quali dal 2035 si venderanno soltanto vetture totalmente elettriche, non si realizzerà. «I dati della nuova ricerca - ha commentato Massimo Ghenzer, Presidente di Areté - testimoniano un significativo interesse per le auto elettrificate, al quale però non corrisponde un adeguato aumento della conoscenza circa le caratteristiche di questi prodotti. A prevalere è ancora la confusione che genera incertezza nella scelta del veicolo più adatto alle proprie esigenze. Serve oggi un nuovo sforzo da parte delle case automobilistiche per riuscire a comunicare in modo efficace le nuove motorizzazioni e, contestualmente, è necessario fare chiarezza su alcuni aspetti critici, come i punti di ricarica, il costo della ricarica, la reale durata delle batterie e la produzione di energia da fonti rinnovabili».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero