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È stata la prima casa automobilistica europea ad aver avviato la transizione verso l’elettrico nel lontano 2015. Prima con le versioni ibride plug-in e poi con modelli completamente elettrici. A sei anni dalla svolta, la transizione procede a gonfie vele tanto che sono già state pianificate tappe molto significative: nel 2025 Audi potrà contare su 30 modelli elettrificati in gamma, di cui almeno venti completamente elettrici; poi dal 2026 i modelli nuovi che il brand tedesco lancerà sul mercato saranno soltanto elettrici; e infine dal 2033 cesserà del tutto la produzione di motori termici. L’Audi e-tron, il Suv lanciato nel 2019, è stato il primo modello completamente elettrico. Ma per coprire una gamma di modelli di ogni taglia, Audi ha dovuto progettare nuove piattaforme specifiche. Un’automobile a batterie infatti richiede un pianale apposito che preveda fin dal progetto lo spazio per alloggiare le batterie e un differente schema di sospensioni e sbalzi ruota in modo da sfruttare i vantaggi che un’auto elettrica permette.
Non essendoci più, infatti, l’ingombro di un motore termico o di un serbatoio carburante, si può prolungare l’abitacolo fino all’estremità delle ruote per offrire più abitabilità interna nelle stesse dimensioni.
Usa invece il pianale MEB, quello sviluppato congiuntamente con VW per vetture elettriche di taglia media, la nuova Audi Q4 e-tron, il Suv per tutti gli usi lanciato a cavallo dell’estate. In questo caso l’obiettivo del progetto non sono le massime prestazioni, ma l’eccellente compromesso tra efficienza ed abitabilità. L’Audi Q4 e-tron (due carrozzerie, normale e Sportback) coniuga infatti dimensioni esterne medie – è lunga 4,59 metri – con un’abitabilità interna generosissima paragonabile a quella di un SUV di taglia più grande. La Q4 è venduta con due diversi tipi di motore: singolo posteriore da 170 o 204 cavalli, oppure bimotore e con trazione integrale da 299 cavalli
L’autonomia può arrivare fino a 520 km (dichiarati) grazie a batterie da 55 oppure 82 kWh. Il futuro invece prende il nome di A6. Ma non ha più niente a che fare con l’elegante berlina/wagon dei tempi passati. La nuova A6 sarà soltanto elettrica. Costruita attorno alla piattaforma PPE, avrà un design due volumi quattro porte, un Cx veramente basso (0,22) per migliorare la penetrazione aerodinamica, due motori elettrici da 476 cv, trazione integrale, un’immensa batteria da 100 kWh per garantire 700 km di autonomia ma anche sistemi di ricarica evoluti per accumulare in 10 minuti l’energia necessaria per coprire almeno 300 km. Il futuro dell’auto elettrica non sarà più basato sulle grandi autonomie ma sulla capacità di caricarsi più in fretta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero