Audi e Porsche parteciperanno alla riunione dei costruttori F1 il 3 luglio al Red Bull Ring

Nella foto, la vettura Porsche impegnata in Formula E
Mentre il mondo della Formula 1 è a riposo dalle parti di Spielberg in attesa di rientrare al Red Bull Ring per la disputa del Gran Premio di Austria dopo il Gran Premio...

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Mentre il mondo della Formula 1 è a riposo dalle parti di Spielberg in attesa di rientrare al Red Bull Ring per la disputa del Gran Premio di Austria dopo il Gran Premio della Stiria svoltosi lo scorso fine settimana, il circus è attraversato da una clamorosa notizia. Sabato 3 luglio, Markus Duesmann e Oliver Blume, rispettivamente amministratori delegati di Audi e Porsche, parteciperanno al tavolo tecnico della F1 organizzato al Red Bull Ring per discutere come saranno le power unit che verranno adottate a partire dal 2025. Una notizia importante e che sottolinea l'interesse dei due colossi tedeschi per quanto potrà accadere nel Mondiale F1, ma che in ogni caso non significa che Audi e Porsche abbiano deciso di far parte del campionato. Già in passato, quando di parlava di introdurre in F1 le attuali power unit turbo ibride dal 2014, i rappresentanti dei due costruttori avevano partecipato alle riunioni tecniche, ma la fumata sollevatasi dalle rispettive sedi, fu nera.

Ma quali sono le linee guida per i motori che vedremo in azione nel 2025. Liberty Media ha deciso per il mantenimento dell'ibrido, ma in quale modo è tutto da capire. Il desiderio di avere motori un po' meno complessi e costos potrebbe portare all'abbandono della MGU-H, la parte attualmente più sofisticata che trasforma in energia il calore generato dai gas di scarico. In cambio, verrebbe aumentata la spinta della MGU-K, il sistema di recupero dell'energia cinetica in frenata. Tutti allineati invece, sull'utilizzo di benzine sintetiche, che peraltro piacciono molto a Porsche. "Sarebbe molto interessante se gli aspetti di sostenibilità, ad esempio implementando i nuovi carburanti, giocassero un ruolo nelle future regole. Se fossero confermati, li valuteremo in dettaglio all'intero del gruppo Volkswagen", aveva dichiarato Frintz Enzinger, vicepresidente di Porsche Motorsport, lo scorso marzo alla BBC. Una bella apertura. Si diceva che i vertici Volkswagen avessero già avuto qualche contatto esplorativo con McLaren, Williams e soprattutto Red Bull, che allestendo la sua divisione Powertrains dal 2022 diventerà per giunta motorista a tutti gli effetti, ereditando i materiali lasciati dalla Honda.  

Ma dove sono impegnati, nel motorsport, i due costruttori tedeschi? Audi dopo i trionfi nel Mondiale Endurance LMP1, è da anni impegnata nella Formula E, categoria che lascerà proprio al termine del 2021 per dedicarsi a un ambizioso progetto legato alla Dakar, dunque ben lontano dai circuiti. Dove però, continua ad essere ben presente nei campionati Gran Turismo con le sue R8 LMS. La Porsche, anch'essa uscita dal Mondiale Endurance LMP1 dopo aver vinto tutto, è presente nella Formula E dove ha già garantito la propria presenza fino al 2026. E come Audi, corre nel Gran Turismo con le sue GT3 e nel WEC nella categoria GT2. Ma attenzione perché entrambe torneranno nel Mondiale Endurance con le nuovissime Hypercar.

Tornando alla riunione del 3 luglio al Red Bull Ring, oltre agli amministratori delegati di Audi e Porsche vi sarà il padrone di casa Dieter Mateschitz (grande boss della bevanda Red Bull nonché proprietario di due team F1), John Elkann per la Ferrari, Ola Kallenius per la Mercedes, Luca De Meo per la Renault Alpine. Con loro il presidente FIA Jean Todt, Stefano Domenicali e Ross Brawn per Liberty Media.

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Il Messaggero