Al via il 56° Salone nautico, a Genova torna la voglia di barca

Un'immagine del Salone di Genova dello scorso anno
GENOVA - Dopo Cannes, che ha aperto la stagione dei saloni mettendo in mostra, dal 6 all’11 settembre, il meglio della nautica mondiale, le barche e il mare tornano...

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GENOVA - Dopo Cannes, che ha aperto la stagione dei saloni mettendo in mostra, dal 6 all’11 settembre, il meglio della nautica mondiale, le barche e il mare tornano protagonisti in Italia, ovvero a Genova, dove dal 20 al 25 settembre si svolge la 56ma edizione del salone nautico: un evento molto atteso, vuoi per la ritrovata fiducia che si respira nel settore (nonostante le divisioni interne ai produttori) e per i segnali di ripresa del mercato, vuoi anche per le non poche novità annunciate in vista della stagione 2017, quella del tanto atteso rilancio.


A dare coraggio agli organizzatori della società I Saloni Nautici, diretta emanazione di Ucina/Confindustria nautica, il ritorno annunciato di alcuni cantieri che negli ultimi anni avevano disertato il “salone di casa” e soprattutto di alcuni stranieri, in testa gli inglesi. Ritorni che compensano, sia pure in parte, le assenze dei big italiani del settore, ovvero Baglietto, Azimut-Benetti e Gruppo Ferretti, autentici colossi di fama internazionale, tra i quali brand prestigiosissimi come Riva, Itama, Pershing, Mochi, CRN e Custom Line.

Usciti polemicamente da Ucina e dimessisi pure da Confindustria, i big dissidenti sono confluiti, come è noto, in Nautica Italiana, organizzazione presieduta da Lamberto Tacoli (ex Ferretti) aderente ad Altagamma, che si propone di organizzare nel 2017 un salone alternativo a Milano. Ciò ha messo seriamente a rischio i rapporti dell’intero comparto nautico con il governo, tanto che il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha minacciato di tagliare i fondi l’anno prossimo se non si arriverà ad un accordo tra le parti. Una minaccia grave, visto che il settore ha ricevuto, anche attraverso l’ICE, contributi per 1,15 milioni di euro nel 2016, in parte destinati al Salone di Genova, in parte al sostegno delle presenze italiane all’estero.

Al netto di divisioni e polemiche, il comparto attraversa comunque una fase di ripresa che alla vigilia di Genova dà coraggio agli operatori del settore e agli stessi diportisti. Il salone ligure parte infatti da un dato positivo che riguarda il fatturato globale, cresciuto del 17,1% tra 2014 e 2015: sono cifre nettamente migliorative rispetto alle prudenti ipotesi previsionali dell’Ufficio Studi di Ucina, che la scorsa primavera aveva stimato una crescita intorno al 12%.

Il trend positivo è testimoniato dall’analisi realizzata da Fondazione Edison, il cui vice presidente è il professore Marco Fortis, consigliere economico di Palazzo Chigi, da quest’anno partner scientifico dell’annuale report Nautica in cifre, il compendio statistico realizzato da oltre vent’anni da Ucina, dal 2014 fornitore di dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Fra i più significativi dati dello studio emerge un importante indicatore relativo al commercio con l’estero: l’Italia si conferma protagonista indiscussa a livello mondiale, detenendo il primato in termini di export delle unità entrobordo per l’anno 2015 con una quota del 23,7%, prima di Paesi Bassi (19,6%) e Germania (15,9%). Il Made in Italy mantiene inoltre la leadership mondiale anche nella somma dei segmenti della filiera della cantieristica con il 16,3% di quota export. A dare coraggio e fiducia anche i dati positivi sul leasing, che già a chiusura del Salone 2015 evidenziarono un incoraggiante +50% di contratti stipulati.


 
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Il Messaggero