Usa, agente preme il ginocchio sul collo di una 12enne afroamericana dopo una lite a scuola

Ennesimo episodio di brutale violenza da parte della polizia negli Stati Uniti. Questa volta la vittima, per fortuna sopravvissuta, è una ragazza afroamericana di 12 anni...

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Ennesimo episodio di brutale violenza da parte della polizia negli Stati Uniti. Questa volta la vittima, per fortuna sopravvissuta, è una ragazza afroamericana di 12 anni coinvolta in una lite con un'altra studentessa nella mensa della sua scuola a Kenosha, in Wisconsin. Dal video ripreso dalle telecamere di sicurezza si vede un agente intervenire, buttare a terra la ragazza e premerle il ginocchio sul collo per «oltre 20 secondi», come ha denunciato il suo avvocato. Poi la solleva con violenza, la ammanetta e la porta via.

 

 

L'agente non era in servizio

L'agente non era in servizio in quel momento per la polizia ma stava lavorando come guardia giurata della scuola, ruolo quest'ultimo dal quale si è dimesso. Il fermo immagine della ragazza di 12 anni a terra, in jeans e felpa colorata, con il viso schiacciato e il ginocchio dell'agente sul collo è agghiacciante. Ed è l'ennesima dimostrazione che tra la polizia americana c'è un uso diffuso e spropositato della violenza. Qualche giorno fa è emerso un altro episodio inquietante: Edward Bronstein, 38enne bianco fermato per un controllo dalla polizia in California e morto soffocato dagli agenti che gli hanno premuto senza pietà le ginocchia sulla schiena mentre ripeteva 'I can't breath'. La stessa frase che due mesi dopo ha pronunciato per l'ultima volta George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis e diventato il simbolo delle proteste del movimento 'Black Lives Matter' contro la brutalità degli agenti.

 

 

 

Il video choc 

Nel video ripreso nella scuola media Lincoln di Kenosha si vede il poliziotto lanciarsi per sedare la rissa con una furia esagerata. Prima di buttare a terra la ragazza, scaraventa a terra un altro studente - non si capisce se sia un maschio o un femmina perché indossa una felpa con un cappuccio - anche in questo caso con una violenza inaudita. Il padre della ragazza ha detto che «sua figlia è molto traumatizzata e non vuole andare più a scuola». L'avvocato della famiglia ha denunciato «la violenza crudele e spietata nei confronti di una ragazzina» e ha chiesto alla polizia di licenziare immediatamente l'agente.

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Il Messaggero